...con Marco Lanna
Alla Sampdoria dall'86 al '93, è tornato a indossare la maglia blucerchiata nel 2002, anno in cui ha anche chiuso la sua carriera. Il giocatore in questione è Marco Lanna, difensore che ha indossato la casacca blucerchiata negli anni d'oro del team ligure. Con la maglia della Samp ha conquistato due Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e uno Scudetto. TuttoMercatoWeb l'ha intervistato in esclusiva per ascoltare le sue considerazioni sulla stracittadina della Lanterna che andrà in scena questa sera.
Che derby t'apetti? Un derby all'insegna dell'amicizia?
"Spero che lo sia. I due presidenti hanno fatto un gesto assolutamente apprezzabile visto che assisteranno alla partita uno di fanco all'altro. Sicuramente in campo no perché, per motivzioni diverse, hanno bisogno di vincere. Il Genoa viene da questo momento non felicissimo, mentre la Samp per il prestigio, vista l'annata un po' travagliata, il derby potrebbe risollevare il morale di tutto l'ambiente. La Samp non avrà niente da perdere. I tre punti non sono sono fondamentali per i blucerchiati, però vorranno vincerlo per i tifosi e per dare motivazioni importanti alla stagione".
S'era parlato addirittura che per la prima volta i sampdoriani tenessero al Genoa cosicché una squadra potesse essere in Champions e l'altra in Uefa, ci credi?
"No, dubito che questo sia un pensiero anche di solo una delle due tifoserie. Non è mai stati cosi e non credo che ci sia questo desiderio da parte dei tifosi blucerchiati di vedere il Genoa in Champions. Cosi come per i genoani sarebbe meglio che i rossoblù andassero in Champions e la Samp fosse fuori da tutte le competizioni. L'amicizia c'è, ma ciò non toglie che ci sia la rivalità".
Il Genoa ha fatto un'ottimo campionato, la Samp è arrivata alla finale di Coppa Italia. E' stata una stagione positiva per entrambe?
"Si, il Genoa ha fatto bene in campionato. Adesso sta forse un po' pagando qualcosa dal punto di vista psicilogico, non è facile essere in lotta per certi traguardi. Però può essere che questo sia solo un momento di appannamento. La Samp invece arriva a questo punto della stagione risollevata dal girone di ritorno, molto utile per uscire da posizioni difficili. L'annata è stata salvata soprattutto arrivando in finale di Coppa Italia. Qualche tempo fa Mazzarri ha detto di puntare a un posto in Uefa cercando di fare più punti possibili. Nell'ultimo periodo ha però fatto qualche passo falso, ma diciamo pure che non è facile dare gli stimoli e le motivazioni giuste a giocatori che già sono forse mentalmente appagati dalla finale di Coppa Italia, che è comunque un traguardo prestigioso. Mazzarri c'ha provato, però nell'inconscio dei giocatori c'era già un discorso un po' chiuso al campionato. Proveranno a vincere il derby perché è una partita importante, ma nelle altre gare non c'è quell'atteggaiamento tipico di quelle squadre che hanno fame di punti e di vittorie.
Il tuo ricordo più bello del derby?
"Nella stagione '92/'93 vincemmo 4-1 e io feci un gol di testa. Da sampdoriano fare un gol nel derby è una grandissima soccisfazione".
In questi giorni si sta parlando molto del futuro dei due tecnici: Gasperini alla Juventus e Mazzarri alla Roma, ci crede?
"Penso che è ancora presto. Gasperini secondo me rimarrà al Genoa anche la prossima stagione. Ha fatto bene quest'anno e, a meno di svolte clamorose, anche lui non penso voglia andar via. Proverà a far qualcosa di buono a Genoa anche in Europa. Mazzarri ha un contratto in scadenza nel 2010. C'è stato qualche screzio e incomprensione tra lui e la società. Se vorrà andar via sarà lui stesso a decidere. La società non ha mai mandato via nessuno prima della scadenza del contratto. Mazzarri è comunque un allenatore che t'ha portato in finale di Coppa Italia e la squadra è in una posizione di campionato tranquilla. Secondo me dipenderà molto dai due tecnici, non dalle società. Il Genoa comunque non credo si liberi di Gasperini tanto facilmente e la Samp non ha l'abitudine di mandar via gli allenatori, a meno che non sia lo stesso tecnico a dire di aver ricevuto un'offerta importante e di voler lasciare".
Come sarà questo derby dal punto di vista tecnico-tattico?
"E' una risposta non facile da dare. All'andata il Genoa s'è preoccupato molto di marcare Cassano. Ora che c'è anche Pazzini davanti ci sono due giocatori che possono dare molto fastidio. Penso comunque che il Genoa vuole arrivare alla Champions League e dovrà vincere questa partita. Quindi dovrà pensare non solo a marcare Cassano e Pazzini, ma anche a fare la partita. L'equilibrio tattico del Genoa sarà fondamentale. I rossoblù dovranno necessariamente un po' scoprirsi perché hanno bisogno dei tre punti ed ecco che li che la Samp potrebbe far male con Cassano, Pazzini, ma anche con gli inserimenti di Sammarco e Padalino. Sarà un partita molto giocata su episodi e riaprtenze negli spazi. Le due difese saranno molto attente perché entrambe le squadre hanno giocatori capaci di fare la differenza in qualsiasi momento. Secondo me sarà decisa o da una punizione o da una ripartenza in contropiede".
Chi vedi favorita tra Genoa e Fiorentina per il quarto posto?
"Il Genoa ha fatto un bel campionato e ha fatto un campionato sicuramente migliore di quello della Fiorentina. I viola sono più abituati a giocare a certi livelli. Non è bella come il Genoa, però è forse un po' più solida. Se la giocheranno. Son due squdre che per motivazioni diverse se la combatteranno fino alla fine. Per il Genoa sarebbe un successo incredibile, per la Fiorentina c'è la voglia di non fermarsi ai primi turni di Champions, ma andare avanti. Forse è leggermente favorita la Fiorentina. La non qualificazione in Champions per i viola potrebbe rappresentare un passo indietro, mentre per il Genoa comunque vada è un miglioramento rispetto allo scorso anno. Determinanti le motivazioni nelle ultime gare".
Quanto s'è rafforzata la Sampdoria con l'arrivo di Pazzini? Ha sbagliato la Fiorentina a darlo via?
"La Samp s'è rafforzata tantissimo. E' facile ora dire che la Fiorentina ha sbagliato a darlo via. Sicuramente se l'hanno ceduto è perché Pazzini in quel momento e in quella situazione non rendeva per quello che si poteva pensare. Cambiare ambiente, modo di giocare e allenatore l'hanno fatto cambiare totalmente. Sicuramente a Firenze lavorava molto di più per la squadra e un po' meno per se stesso. Alla Samp la fase offensiva la fanno solo lui e Cassano praticamente. Ha trovato un ambiente più calmo e sereno nei suoi confronti e un giocatore come Cassano che lo serve sempre perfettamente, ha trovato la fiducia e voglia di dimostrare d'essere un ottimo giocatore. A posteriori posso dire che la Fiorentina ha sbagliato a cederlo, ma c'era anche da valutare la posizione in cui era Pazzini a Firenze, dove era comunque chiuso da Gilardino. Faceva fatica a giocare e quando lo faceva sentiva una grande responsabilità".
Un tuo pronostico per il derby?
"Secondo me vincerà la Samp".