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...con Mario Somma

...con Mario SommaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico de Luca
giovedì 11 giugno 2009, 00:002009
di Andrea Lolli
Intervista realizzata da Raffaella Bon

Partiamo da lei e dalla sua scelta di lasciare la panchina del Mantova
"In realtà non è stata proprio una mia scelta, è stata una scelta del presidente".

Come valuta la sua esperienza al Mantova?
"Bellissima perché ho avuto l'opportunità di lavorare in un ambiente favoloso sotto tutti i punti di vista e purtroppo ci sono stati tantissimi infortuni che ci hanno impedito di dare la giusta continuità. La classifica era sempre deficitaria e dovevamo sempre rincorrere le situazioni, è stato molto difficile. Mi è dispiaciuto moltissimo dover interrompere il rapporto perché credevo che su queste basi si potesse ripartire alla grande la prossima stagione".

Alla fine, però, non vi siete accordati?
"E' stata una scelta del presidente dettata da non so cosa. Ha preferito interrompere il rapporto senza spiegazioni".

Quest'anno si pensava ad una rivoluzione solo sulle panchine di A, ma invece è arrivata anche su quelle di B. Si aspettava tutto questo?
"Ce ne sono molte altre che cambieranno perché siamo in un momento dove l'equilibrio è molto molto sottile. Ci sono società in grosse difficoltà economiche, che cercano tecnici con poche pretese a livello economico, di staff e di allestimento della rosa. Questa è la motivazione principale, poi anche il fatto che i presidente credono che l'allenatore sia una figura poco importante all'interno del gruppo".

A questo punto lei ha già avuto contatti?
"Io per il momento solo dalla televisione e questo mi fa piacere perché si sono accorti che ho qualcosa da dire. Mi piacerebbe se ne accorgessero anche i club perché ho da dire anche a livello tecnico".

Quindi per ora preferisce accantonare la carriera da commentatore e continuare ad allenare?
"Certamente, sono ancora un tecnico giovane e comunque l'esperienza da opinionista è molto formativa sotto tutti i punti di vista. Adesso avrò l'incarico di fare l'opinionista da studio nell'Europeo Under 21 ed è una cosa che mi fa molto piacere".

Allora le chiedo subito, si aspettava che Santon passasse subito dall'Under 21 alla Nazionale?
"Sì e pensavo ci arrivasse anche prima. Santon non è un giocatore normale, è un giocatore fuori dal comune, di quei talenti che ne nascono uno ogni 30-40 anni e me l'aspettavo da subito. Quest'anno vidi una partita della Primavera dell'Inter contro il Genoa e lo notai subito. Da lì poi chiamai un amico, Marcolin, che lavorava lo scorso anno nell'Inter e mi disse che già da due anni il ragazzo si allenava con la prima squadra. Quando poi l'ho visto esordire in prima squadra in Champions, contro il Manchester, marcando Ronaldo senza alcun timore ho capito che abbiamo risolti i problemi del terzino destro, anche in virtù delle capacità di Motta".

Dalle semifinali dei playoff di B cosa si aspetta?
"Mi aspetto molto perché Empoli e Livorno devono giocare solo per vincere. Saranno due partite bellissime, giocate ad alto ritmo, dove secondo me usciranno grandi gol perché Grosseto e Brescia, se hanno spazi, fanno male sicuramente. Tutte le quattro piazze meritano di poter arrivare alla promozione per storia, bacino d'utenza o entusiasmo".

La partita più difficile è quella del Livorno?
"Sicuramente sarà molto difficile, ma la rimonta è nelle loro possibilità. La gara più difficile penso possa essere quella dell'Empoli perché andare a vincere a Brescia non è per nulla facile".

Se lei dovesse fare un pronostico per la finale chi vede?
"Sono favoriti indubbiamente Grosseto e Brescia".