...con Pantaleo Corvino
Ospite ieri sera alle 20.45, nel corso di "Speciale CalcioMercato" su Sportitalia, Pantaleo Corvino ha parlato a tutto campo del mercato presente, passato e futuro, della Fiorentina e non solo, senza risparmiarsi qualche chicca sul suo futuro. Vi proponiamo le sue dichiarazioni davanti alle telecamere di Sportitalia prima, ed ai microfoni di Tuttomercatoweb poi.
Un mercato di tante cessioni questo di gennaio per la Fiorentina...
"Bisogna tenere conto dei grandi sacrifici che questo club aveva fatto quest'estate con i tanti arrivi prestigiosi, da Gilardino a Felipe Melo, che per come si stanno confermando in campo, sono stati soldi spesi bene. Questa è una società che alla città ed il pubblico di Firenze ci tiene tanto, ma ovviamente è compito di un dirigente gestire e far combaciare nel migliore dei modi il lato tecnico e quello economico".
Un grande arrivo era previsto però e doveva essere Ivanovic: qual è la verità sulla situazione?
"La verità è che un direttore sportivo valuta tutto e dunque andiamo a scovare alcuni giocatori importanti e sondiamo: Ivanovic è un ottimo giocatore che stiamo seguendo, ma da qui ad arrivare a dire che sarà di certo un giocatore della Fiorentina è troppo. E' uno degli obiettivi che andremo a valutare: sono stati delle voci che io non ho smentito, ma non posso confermare di certo che vada tutto in porto".
Corvino è uno specialista ad individuare giocatori...Se diciamo Vidic?
"Una ferita aperta, visto Vidic per me è un grande campione, ma non ultimo il caso di Berbatov che aveva già fatto le visite per noi a Lecce quando aveva 18 anni: lo avevamo pagato 3 miliardi di lire, ma poi il padre fece saltare tutto chiedendoci macchina e casa e poi quest'estate è stato pagato 40 milioni. Stessa cosa per il serbo del Manchester, che aveva già firmato un precontratto per noi a 7 milioni di dollari ma non registrabile prima della finestra dopo in cui poi è sfumato purtroppo".
Da grande specialista del settore: meglio Thiago Silva o Miranda?
"Sono due giocatori diversi: Miranda ha un senso della posizione maggiore rispetto a Thiago Silva pur essendo più lento, ma il neo-milanista è un giocatore atleticamente superiore, più muscolare ed ugualmente forte nel gioco aereo".
Confermiamo dunque che il mercato viola finisce qui per ora?
"Il mercato è chiuso con la cessione di Manuel Da Costa: sono state buone cessioni, perchè sarebbe sconveniente ad esempio vendere a 16 un giocatore che hai comprato a 17... Devi saper comprare allora prima di saper vendere: se prendi un giocatore a 4, lo valorizzerai fino a 7 e così via, che è quello che è accaduto a noi".
Un giudizio sul caso Panucci: Italia o estero per lui?
"E' sempre difficilissimo e scomodo entrare in situazioni di cui non fai parte e dunque non conosci nel dettaglio: Panucci però è un giocatore importante, con certamente tante richieste da squadre di qualsiasi livello, dunque l'esperienza all'estero è un'opportunità per un campione come lui, ma anche restare in Italia sarebbe ottimo".
Gli acquisti estivi: soddisfatto di Vargas?
"Vargas è un grandissimo giocatore, di qualità: ho ricevuto alcuno critiche per averlo pagato una cifra consistente, ma quando le cose si fanno secondo in tempi brevi per battere la concorrenza o per iscrivere un giocatore nelle liste, sei anche obbligato a cedere qualcosa in più alla controparte. Il suo ambientamento sta procedendo alla grande ed è stato un bel rinforzo e vi dico che con Pasqual costituisce secondo me la miglior coppia di terzini sinistri del campionato".
E di Felipe Melo?
"Che soddisfazione quella di Felipe Melo: lo seguivo da vicinissimo all'Almeria, l'ho studiato ed ero certo che i risultati sarebbero stati questi, ecco perchè ci ho puntato quegli 8 milioni. Ebbene, i fatti dicono che è un giocatore ambito dai club di tutta Europa e che ha raggiunto anche la Nazionale, il suo sogno di sempre: il merito è anche di Prandelli che lo sta valorizzando".
Se le diciamo Palombo?
"Se la Sampdoria deciderà di cederlo, noi ci siamo: è un giocatore che mi è sempre piaciuto, ma vedremo quando sarà il momento".
Una cessione importante però sarebbe potuta arrivare anche in estare: ovviamente parliamo di Mutu...
"Mutu mi aveva chiesto di prendere in considerazione tutte le proposte che sarebbero arrivate ed io così ho fatto: per i 20 milioni della Roma lo avevo reputato cedibile e facendo il mio lavoro avevo dato il via a quella trattativa che poi la società ha ritenuto opportuno bloccare. Era un'opportunità anche per riempire le casse, perchè anno dopo anno io cerco di creare una squadra competitiva con le big pur non avendo i loro budget, e per fare questo bisogna, come detto prima, saper comprare e saper vendere".
Le cessioni sono terminate qui anche per i portieri, che restano tre più Seculin?
"Avramov e Storari restano qui, come tutti gli altri: abbiamo scremato la rosa a 23 giocatori come richiesto da Prandelli già questa estate. In più abbiamo un ottimo settore giovanile con ragazzi da lanciare e valorizzare, facendoli a poco a poco affacciare alla prima squadra".
Il merito di questa Fiorentina è di Pantaleo Corvino?
"Questi grandi risultati sono merito di tutti, non solo miei: il lavoro di Prandelli, una grandissima società con una proprietà motivata dal grande affetto dei tifosi, che da mattino alla sera vivono per la Fiorentina. Questo è il nostro segreto".
Un futuro in Milan, Inter e Juve?
"Firenze è la mia ultima tappa: mi auguro che duri ancora per tanto tanto tempo, perchè questo era il mio sogno davvero e sto benissimo qui. Questo è il mio traguardo".