...con Riccardo Allegretti

Ha bagnato il ritorno in serie A suo, e del Bari, con un'ottima prestazione contro l'Inter ed ora Riccardo Allegretti non vuole più fermarsi.
Partiamo dalla gara con l'Inter, un buon esordio?
"Il ritorno del Bari in serie A è andato alla grande, abbiamo fatto un'ottima prestazione e abbiamo costretto l'Inter a cambiare modulo più volte oltre a due giocatori in quarantacinque minuti. E' evidente che il Bari li abbia messi in difficoltà".
Avete sentito l'emozione?
"Uno dei motivi per i quali abbiamo fatto bene è che crediamo in noi stessi e nel nostro gioco. Questo lo abbiamo dimostrato anche ieri, quando ci sono state difficoltà siamo sempre riusciti a venirne fuori".
Merito di Ventura?
"Ci ha messo molto del suo, ha portato una nuova mentalità e ha fatto mettere in gioco ognuno di noi, anche il sottoscritto. Anche io negli ultimi anni ho sempre giocato in modo diverso, più individuale e non così collettivo. Nonostante l'età, però, mi sono messo a disposizione del mister con l'entusiasmo di un ragazzino".
Quindi il merito è anche del gruppo?
"Sì, questo l'ho sempre detto dall'inizio. Il gruppo è molto positivo e sappiamo che dobbiamo dare il massimo, anche perché siamo considerati una delle squadre 'peggiori'. Già in molti ci davano per spacciati, chiaramente abbiamo bisogno di un anno per farci conoscere".
Ci sono anche volti nuovi alla serie A?
"Per una serie di cose posso dire che la società si è mossa bene sul mercato in base ai giocatori che già aveva ed alle esigenze dell'allenatore. Ha preso anche diversi giocatori che avevano bisogno di rilanciarsi e noi tutti ci siamo messi a disposizione del mister e della società".
La serie A la trovi molto diversa da quando l'avevi abbandonata?
"Dopo la prima di campionato, a San Siro, non riesco a fare il quadro preciso, ma posso dire che siamo stati catapultati da stadi di piccole città a stadi come San Siro. L'emozione è stata tanta".
Il risultato di domenica dimostra che nulla è scontato?
"Sicuramente, anche nello scorso campionato si è visto che squadre minori possono mettere in difficoltà grandi campioni. Il nostro risultato non deve stupire, siamo giocatori con una grandissima voglia".
Sui giornali sei stato eletto il migliore del Bari, contento?
"Mi fa piacere, mi sono messo a disposizione del mister in un ruolo a me non congeniale e dovevo controllare il miglior terzino del mondo. Ho dato il massimo per la squadra e se Maicon non è riuscito a fare quello che fa di solito vuol dire che in gran parte ho svolto il mio compito".
Com'è rimasto Mourinho da questo risultato?
"Io penso sia rimasto sorpreso perché da noi nessuno si aspettava una gara giocata in questa maniera. Si pensava ad una goleada dell'Inter, ma gli unici a non essere sorpresi siamo noi".
Merito del Bari o demerito dell'Inter?
"Preferisco pensare che sia merito del Bari. L'Inter ha giocato una partita sperando negli spunti personali, mentre noi abbiamo giocato di squadra impedendo anche il loro raddoppio rischiando qualcosa".
E' un'Inter diversa senza Ibra?
"Non lo so, è arrivato un giocatore altrettanto forte a livello mondiale, ma Ibra era più forte fisicamente".
In questo Bari ci sono giocatori che non hanno mai visto la A, come Sforzini. Gli avete dato dei consigli?
"Io penso che Sforzini sia stato uno dei primi ad essere tranquillo ed anche gli altri giovani li ho visti sereni. La nostra forza dev'essere la tranquillità, anche se a volte si riesce e a volte no".
A chi pensa che il Bari sia già retrocesso cosa rispondi?
"Di continuare a non crederci perché ci porta bene".