Conto nozze non saldato: Tribunale Pavia assolve Iaquinta
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L'attaccante della Juventus Vincenzo Iaquinta è stato assolto da un giudice di Pavia dall'accusa di non aver saldato il conto del suo pranzo di nozze. L'episodio risale al 2003. Il giocatore bianconero organizzò il banchetto del suo matrimonio con Arianna Cucinotta al Castello di Chignolo Po, nel pavese. Dei 250 invitati, secondo quanto sostenuto da Iaquinta, 'solo' 130 riuscirono a pranzare e gli altri 120 furono costretti ad andarsene. Quindi il calciatore dopo avere versato l'anticipo di 5.000 euro, si rifiutò di saldare il conto. Il ristoratore gli fece causa per pretendere il pagamento del conto (in tutto 16 mila euro). La vicenda è finita davanti al tribunale di Pavia, dove il giudice oggi ha dato ragione a Iaquinta.
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