Cagni: "A Parma non mi hanno dato tempo"

Dopo la matematica promozione in A del Parma, i microfoni di Tuttomercatoweb hanno raggiunto Gigi Cagni, tecnico esonerato dalla formazione ducale a inizio stagione, per conoscere il suo pensiero sulla sua ex squadra, sulla dirigenza e sul finale di stagione in Serie A.
Si aspettava la promozione in A del Parma?
"Al presidente avevo detto testuali parole: 'le garantisco che andiamo in A'. Bisognava aver pazienza 9-10 partite e lui non l'ha avuta. Se uno va a vedere io sono stato esonerato alla sesta, a metà classifica, e tutte le squadre che andranno in A erano più o meno in quella zona. Quando è venuto Guidolin ha fatto due pareggi con Modena e Treviso e prima che la squadra esprimesse le sue potenzialità ci sono volute 9-10 partite come avevo detto io".
Al Parma è andata bene, ma comunque si è visto che non si ha più pazienza di aspettare gli allenatori. Anche altre stanno pagando questo, in A ad esempio il Torino, il Bologna e il Lecce
"Ho difficoltà a parlare di queste cose in questo senso perché non riesco a capire cosa intendano i presidenti per programmazione. Sicuramente la programmazione non è a breve termine, ma a lungo termine quindi dovrebbero parlare in modo diverso e dire io voglio i risultati subito".
Secondo lei il Parma per rimanere in A ha bisogno di rinforzi?
"Non lo so perché non li alleno, nella programmazione c'era il fatto di salire in A e poi si decideva per l'anno seguente. Adesso penso che questa programmazione sarà fatta con Guidolin".
Che finale si aspetta nel campionato di Serie A?
"Per la zona Champions e Uefa le squadre sembrano già decise, bisogna solo vedere chi dovrà fare i preliminari e chi no. Per la retrocessione invece sono in ballo tutte e fare un pronostico è difficilissimo. Chiaro che a due giornate dalla fine chi ha qualche punto in più è avvantaggiato, ma conterà anche il calendario".
Per quanto riguarda appunto la retrocessione dopo il pareggio di ieri vede anche il Chievo a rischio?
"Matematicamente sì, praticamente no. I calendari, però, non li conosco e a questo punto sono determinanti".
Lecce e Reggina le vede ormai andate?
"Direi di no, la Reggina doveva fare nove punti in tre partite, la prima l'ha vinta e ora deve vincere anche le altre. Poi è chiaro che deve sperare vadano male anche le altre".
Per la Champions invece crede in un sorpasso della Fiorentina sulla Juventus?
"Tutto è possibile, bisogna vedere anche come reagirà la Juventus e il loro problema adesso credo sia fare chiarezza. Se lo faranno la squadra farà meglio, ma se rimarrà questa situazione è probabile che rimangano queste prestazioni che sono un vantaggio per la Fiorentina che è in continua crescita".
Si aspettava un campionato così da Prandelli?
"Certo, è tutto normale. Qui torniamo alla parola chiave che è la programmazione. Si raccoglie i frutti come sta facendo anche il Genoa".
Il suo futuro invece?
"In questo momento non lo so, spero di riuscire a trovare una squadra dove la parola programmazione sia vera e mi dia la possibilità di far vedere quello che so fare come avevo fatto finora. Dove mi hanno dato il tempo ho portato i miei risultati".