Figline, Casucci: "Si ad una collaborazione di mercato con la Fiorentina"

Fiorentina in Champions? Siena salvo? Grosseto ai playoff? Sorry, ma la vera impresa made in Toscana quest'anno è del Figline Valdarno. I gialloblù di mister Leonardo Semplici hanno sbaragliato la concorrenza in Seconda Divisione e, guidati dall'esperienza degli ex viola Enrico Chiesa (nella foto) e Anselmo Robbiati (da metà stagione allenatore in seconda), si sono guadagnati la promozione diretta nell'attuale Prima Divisione, la vecchia e cara C1. Un traguardo importante che proietta il Figline a terza squadra della provincia fiorentina. Al che, una domanda sorge spontanea: può la Fiorentina, sulla falsa riga di quanto già fatto da club di prim'ordine, instaurare un rapporto privilegiato con la società valdarnese, tanto da farne una 'casa-base' per i propri giovani talenti così da poterli far maturare in tutta tranquillità a pochi chilometri da Firenze? Abbiamo chiesto a Vittorio Casucci, amministratore delegato e fondatore del club gialloblu se questo è realmente possibile.
Casucci, innanzitutto complimenti per la promozione. Finiti i festeggiamenti e pensando al futuro, ci può essere una collaborazione attiva tra due società come Fiorentina e Figline?
"In quest'ottica non ci sono assolutamente problemi. Al di là del fatto che ora siamo in Prima Divisione, ma anche quando siamo stati in Eccellenza una qualche forma di collaborazione c' è sempre stata. C'è un ottimo rapporto, ormai sono diversi anni che a fine estate si svolge un'amichevole tra Figline e Fiorentina a San Piero a Sieve, è una piacevole ricorrenza per tutti. Sia con Corvino che con Prandelli, ma anche con il resto dello staff viola c'è intesa".
Con la promozione nella vecchia C1, ci sarà spazio per una sinergia più organica?
"La collaborazione, ripeto, c'è sempre stata. Adesso diventerà più organica e fattiva per il semplice fatto che siamo in Prima Divisione. Giocatori anche importanti della Primavera vengono mandati, per farsi le ossa, come minimo nell'ex C1, difficile vederli in campionati inferiori. La collaborazione da quest'estate perciò diventerà ancora più fattiva. Questa sorta di collaborazione oltre che con la Fiorentina cercheremo di instaurarla con la Juventus, perchè Castagnini (Renzo, capo degli osservatori bianconeri, ndr), abita poco qui lontano a Reggello ed è praticamente di casa. Chiaro però che con la Fiorentina c'è un corridoio particolare, quest'estate tra Firenze e Figline ci saranno movimenti interessanti".
Dal vostro punto di vista fino a che punto ci si potrebbe spingere per realizzare una collaborazione sull'asse Firenze-Figline?
"Ci sono esperienze, come quella tra Atalanta e Margine Coperta, in cui si parla di vere e proprie 'società satellite'. Lì ci sono impiegati, osservatori e allenatori pagati proprio dall'Atalanta, che usa la società toscana come serbatoio per rastrellare giovani interessanti nell'Italia centrale. Il discorso qui è diverso. Certo, magari la Fiorentina ci desse tutti gli anni quattro o cinque giocatori da far giocare, magari. Questo sarebbe utile anche per noi, però ci sono anche alcuni problemi. Purtroppo, negli anni scorsi, quando eravamo in serie inferiori, alcuni affari in questo senso non andarono in porto per la mancata volontà dei calciatori e dei loro stessi procuratori di scendere così "in basso". Anche per quanto riguarda calciatori giovani che trarrebbero sicuro giovamento da un'esperienza così, i loro procuratori storcono spesso la bocca ad un'ipotetico trasferimento, loro sperano di strappare sempre il massimo dal loro assistito".
Chi potrebbe partire davvero con destinazione Figline? Innanzitutto c'è da considerare che il prossimo anno molti attuali giocatori della Primavera viola, per questioni anagrafiche, dovranno per forza lasciare le giovanili viola. Alcuni classe '89, come Diakhate e Maritato, potrebbero essere i principali indiziati (e già da Figline ci si sta muovendo). Ma c'è di più. In un'ottica di piena maturazione, si potrebbe addirittura pensare di mandare in gialloblù ragazzi ben più giovani: sia elementi della Primavera classe '91 come Chinellato o (nel futuro non proprio immediato, certo) addirittura qualcuno dei Buso boys come Carraro, Bagnai e Camporese, ragazzi del '92 che potrebbero così confrontarsi con una realtà formativa e probante come la vecchia C1.