Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Giovanni Galeone analizza l'Udinese e il suo mercato

Giovanni Galeone analizza l'Udinese e il suo mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico de Luca
sabato 8 agosto 2009, 08:002009
di Redazione TMW.
fonte di Monica Tosolini per Il Friuli/Udineseblog.it

La sua ultima volta sulla panchina dell'Udinese è stata nel gennaio 2007, quando al termine del girone di andata, la proprietà scelse Alberto Malesani. Giovanni Galeone, da intenditore ed appassionato di calcio, ha continuato a seguire le vicende dell'Udinese. "Il Friuli/Udineseblog" lo ha contattato in esclusiva per parlare un po' di questa nuova Udinese, che tra le proprie fila conta ancora molti giocatori che lui ha allenato.

L'Udinese è reduce da una stagione "strana". Un punto in più dell'anno prima, ma niente Europa. Dove si era ben comportata. Si poteva fare di più?
"Con l'organico a disposizione, sì. C'è stato quel periodo negativo, durato inspiegabilmente troppo. Forse i giocatori erano ormai stanchi, visto che giocavano sempre gli stessi: ci può essere stato un calo fisico e i calciatori che sono stati tanto tempo fuori avevano ormai perso le motivazioni. Troppo pochi quei tre punti in undici gare: hanno portato alla ribalta un Pozzo "sconosciuto". E' stato bravo ad avere fiducia nell'allenatore. Conoscendolo, non me l'aspettavo. La gara con la Juve, è stata la svolta: da lì è girata la fortuna. Il finale è stato incredibile. Ricordo però che proprio Pozzo, in occasione della gara di Coppa Italia con la Reggina che abbiamo visto assieme, era molto perplesso vedendo all'opera l'Udinese e mi disse 'Questi domenica ci fanno neri'. Lui ne capisce di calcio, è un intenditore. Infatti la domenica in campionato l'Udinese fu sconfitta in casa dalla Reggina. Il fatto è che quando è calato l'apporto dei mediani, anche D'Agostino ne ha risentito, perché non è più stato sorretto bene. Questo ha penalizzato tutta la squadra".

L'Udinese, dei big, ha venduto solo Quagliarella. Rispetto all'anno scorso, la vede indebolita?
"La cosa che più mi preoccupa di questa squadra è proprio l'assenza di Quagliarella. E' un grandissimo giocatore che sa assumersi le proprie responsabilità. Ha il senso del provarci sempre. Per il resto la squadra rimane molto competitiva. Floro è fortissimo, ma Quagliarella è forse il miglior centravanti in Italia. Floro ha altre caratteristiche. Nel complesso, questa è una squadra che può arrivare tra il quinto e l'ottavo posto".

Zamparini pensa che Floro sia migliore di Quagliarella. Concorda?
"Tecnicamente Floro è bravissimo, ma forse gli manca più personalità. Per l'Udinese è una scommessa. Mi piace anche l'acquisto di Corradi, un buon giocatore che voglio vedere all'opera".

Molti accostano Asamoah a Muntari, un suo pupillo. Il paragone ci può stare?
"Asamoah è strepitoso.Per forma fisica e temperamento assomiglia a Muntari e assieme li vedrei benissimo. Dirò di più: Asamoah diventerà meglio di Muntari".

Quale potrebbe essere il giocatore rivelazione della prossima stagione?
"Asamoah si è già messo in luce. Penso che la prossima stagione sarà quella di Sanchez. Ha potenzialità enormi".

Capitolo D'Agostino. Con lei il giocatore non riusciva ad esprimersi. Poi l'esplosione in un altro ruolo. Se l'aspettava?
"D'Agostino era stato preso per giocare in mezzo al campo, vista la partenza di Candela e il mancato arrivo di Almiron. Non ho mai pensato a lui come trequartista. Purtroppo si è infortunato appena arrivato. Poi è vero che con lui ebbi delle discussioni, non ci siamo capiti bene. Ricordo però che già nella prima amichevole a Tarvisio lo feci giocare da centrale di metà campo".

Perché la Juve ha scelto Melo?
"D'Agostino è pronto per una grande, in Italia non ci sono giocatori come lui. E' difficile però capire chi tra lui e Melo è più bravo".

L'Udinese può prescindere da Di Natale?
"Sì, se non ha più la stessa voglia. L'Udinese può fare a meno di Totò, non so se può fare a meno di Quagliarella!"

Quali sono, allora, i giocatori indispensabili per l'Udinese?
"Zapata, Felipe, Asamoah e D'Agostino".

Il suo tridente, quale sarebbe?
"Intanto io avrei riportato Barreto ad Udine. Il mio tridente sarebbe composto da Sanchez, Quagliarella e Floro Flores."