Gussoni: "Sulla regola del fuorigioco occorre un ripensamento"

L'attuale normativa che regola il fuorigioco non sembra soddisfare in pieno Cesare Gussoni. Il presidente AIA spiega in questo modo le proprie perplessità: "Il problema di base è uno solo: l'evoluzione della regola del fuorigioco ha creato una difficoltà non risolvibile in maniera agevole nemmeno con il ricorso ai mezzi meccanici. Tutto questo crea problemi al sistema, prima o poi l'International Board della Fifa dovrà prendere una decisione. Il ruolo dei guardalinee è estremamente difficile e a questo si aggiunge l'analisi effettuata con le immagini riprese da 8 telecamere. Oggi si va alla ricerca del mezzo braccio avanti e della scarpa che resta indietro, in passato il pubblico allo stadio non percepiva queste situazioni.
Anche il miglior calciatore sbaglia e non riusciamo a capire come faccia - aggiunge Gussoni -. Gli errori dei guardalinee vanno accettati, ma l'arbitro è sempre il capo della terna. Il guardalinee è un assistente, le decisioni spettano al direttore di gara che può intervenire per correggere una segnalazione sbagliata. Nella stagione attuale, invece, talvolta si è assistito a errori arbitrali provocati dall'intervento 'invadente' di qualche collaboratore. Siamo andati un pò oltre.