Telelombardia - Inter-Adriano, atto finale

L'indiscrezione è di quelle destinate a fare molto rumore. Una confidenza, che Adriano avrebbe fatto direttamente ad alcuni compagni di spogliatoio, confessando tutto il suo malessere. L'Imperatore starebbe pensando di dire basta. Basta con l'Inter- e in questo senso assume contorni e significati più precisi la dichiarazione a globo esporte circa i dubbi sull'opportunità di firmare il rinnovo-, basta con l'Italia, basta col calcio europeo, troppo stressante, troppo opprimente, perennemente infarcito di polemiche e gossip. Adriano è saturo, al limite del collasso. Avrebbe preso la decisione di tornare in Brasile, forse per dare lì un prosieguo alla sua carriera, senza che qualsiasi licenza o evasione o concessione al suo privato -discutibile quanto volete, ma pur sempre attinente al suo privato -diventi ogni volta un caso o un processo pubblico. Ma il giocatore starebbe considerando anche l'eventualità di ritirarsi dall'attività agonistica, interrompendo a 27 anni la carriera di calciatore professionista. Ha guadagnato abbastanza per poterselo permettere, ma non è questo il punto.
Il punto è che non ci sono più gli stimoli e le motivazioni. E' in rotta con mourinho, che da Chiambretti ha parlato chiaro sul punto. Sta per essere scaricato dall'Inter e non risulta che il Milan sia più ingolosito dalla prospettiva di averlo con sé. Ai ferri corti persino col suo agente, Gilmar Rinaldi, Adri oggi è un uomo solo. E tanto per non perdere le vecchie cattive abitudini da incorreggibile discolo, non è salito sull'aereo per Milano. Lo aveva pianificato, neppure aveva prenotato un posto su quel volo da San Paolo. Non torna. Una volta ancora, forse l'ultima.