TuttoJuve - Game Over
Purtroppo è finita. A quattordici giornate dal termine del campionato l'unico obiettivo possibile rimane il secondo posto. Lo Scudetto, salvo improbabili tracolli, andrà all'Inter che, in serata, ha avuto ragione, non senza polemiche, del Milan nel derby meneghino. Si infrange così il sogno bianconero contro i legni dell'Olimpico, legni che dovrebbero essere amici, ma che oggi si sono rivelati il più spietato dei rivali. Ci sono tante componenti che hanno determinato questo risultato, forse il peggiore scenario che potesse materializzarsi per i colori bianconeri: sfortuna, imprecisione e anche un pizzico di disattenzione in primis. Il gol di Pazzini, che ha regalato il momentaneo vantaggio alla Sampdoria, è viziato da un erroraccio nel meccanismo difensivo costruito da Ranieri, ma è anche vero che i restanti ottantanove minuti di gara hanno visto un assalto alla porta di Castellazzi che ha portato, come unico frutto, il gol del pari firmato Amauri.
Come detto ogni speranza si è infranta contro i legni, colpiti in serie da Nedved e capitan Del Piero. Un senso di frustazione poi si è fatto prepotentemente largo in serata, quando Adriano ha portato in vantaggio l'Inter in maniera alquanto particolare e discutibile. Fino a quel momento, infatti, il Milan aveva dato la sensazione di poter ribattere colpo su colpo alla corazzata neroazzurra, ma come più volte accaduto ultimamente in questa stagione, e come spesso accaduto nella scorsa, è una 'svista' ad indirizzare il match su un preciso binario. Lungi da me l'idea di sminuire i successi degli ultimi anni, in campo italiano, dei nerazzurri associandoli a queste 'sviste', ma è innegabile che una squadra che dalla sua può vantare uno strapotere fisico notevole sulla concorrenza possa trarre grosso giovamento da tuttociò. In ogni caso non bisogna abbattersi e continuare ad affrontare quest'ultimo terzo di campionato con la giusta tensione ed intensità per cercare di rosicchiare quanto più possibile in vista dello scontro diretto tra le mura amiche. Non accadono sovente, ma credere nei miracoli non è mai peccato.