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Il Napoli formato Juve deve andare "all'attacco"

Il Napoli formato Juve deve andare "all'attacco"TUTTO mercato WEB
martedì 13 gennaio 2009, 00:002009
di Ciro Venerato
Giornalista napoletano per molti anni ha seguito, da inviato, la Juventus per la Redazione di Rai Sport. Attualmente opinionista di Kiss Kiss Italia, collabora con Canale 34, Conto Tv e con il quotidiano "Il Roma".

Dopo il lungo stop dovuto alle festività, il Napoli, pur soffrendo, come prevedibile dato l'effetto post natalizio ed il valore dell'avversario, è riuscito ad avere la meglio di un coriaceo Catania.
Squadra guarita? È presto per dirlo. La compagine brillante che aveva incantato nella prima fase della stagione, tanto da essere definita da Lippi come l'undici più spettacolare della serie A, non è ancora tornata.
Fatta questa doverosa premessa, mi piace passare ai lati positivi palesati dai Reja boys, sottolineando come il gioco del Napoli si inizi a caratterizzare per la grinta e la caparbietà del gruppo, gli azzurri non sono i più forti del lotto , ma con altre virtù riescono ad avere la meglio anche in partite in cui magari a livello di gioco non meriterebbero la posta piena. Il paragone, magari irriverente, ma sicuramente azzeccato, è quello con la Juventus, alle prese con l'inseguimento alla corazzata Inter.
Similitudine importante, quella con i bianconeri, che non fa altro che dimostrare l'enorme crescita partenopea, sempre più vicini a raggiungere lo status di grande squadra in tutto e per tutto. E se non è un buon risultato questo...
Per puntare più in alto occorre solo cambiare marcia anche in trasferta. Tra le mura amiche i campani sono superiori anche all'Inter capolista, visto il pareggio dei nerazzurri sabato contro il Cagliari, un dato che stride parecchio con la pochezza evidenziata invece dalla squadra napoletana nelle sfide lontano dal San Paolo. Se davvero l'obiettivo è quello di centrare la Champions League, come hanno affermato tra gli altri, Denis e Zalayeta, occorre un cambio di marcia anche fuori casa.
Già da domenica occorre, per scomodare le parole del presidente De Laurentiis "Avere coraggio ed osare.

Attaccare, attaccare, attaccare".
Abbandonare l'atteggiamento guardingo delle ultime trasferte sarebbe un grosso passo avanti rispetto a quanto visto in partite da dimenticare come quelle di Torino, Milano contro l'Inter (nei primi 25 minuti) e Bergamo.
Faccio poi notare come ormai molte squadre si stiano iniziando ad adattare allo schema azzurro, ponendo le adeguate contromisure. Sarebbe il caso di provare a variare l'aspetto tattico della squadra, magari anche in virtù dell'inserimento di nuove pedine nel corso di questo mercato. In modo da concedere a mister Reja qualche alternativa in più, senza però andare ad intaccare il valore globale dell'unici di partenza, ad oggi troppo squilibrato quando viene a mancare anche un solo elemento dell'undici titolare.
Ormai il quarto posto non è più un sogno, ma un'impresa sì. Al momento la posizione in classifica è quella, la Fiorentina non pare in forma e la Roma è, comunque vada il recupero contro la Sampdoria, sempre dietro.
Il Napoli ha il diritto-dovere di provarci, già a partire dalla gara di Verona. Una squadra che punta in alto, domenica vince.
Per continuare a sognare...