Il Punto sul Napoli: restano da svolgere, solo, alcune formalità
I tifosi partenopei esausti per questo sconcertante campionato condotto dal Napoli sperano che, al più presto, vengano espletate alcune formalità di rito ovvero la disputa delle restanti partite fino la termine del campionato per poter mettere fine all'attuale, lenta, agonia di una squadra che dovrà essere ricostruita essenzialmente sotto il profilo caratteriale e motivazionale.
Occorreranno, in futuro, adeguati rinforzi per completare una rosa che presenta molte lacune in alcuni ruoli chiave ma, soprattutto, sarà necessario far comprendere agli attuali calciatori ed ai nuovi arrivi che l'impegno da profondere sul rettangolo di gioco dovrà essere pari al loro potenziale valore tecnico oltre alle aspettative della Dirigenza e dei tifosi.
Durante un torneo difficile e stressante è comprensibile che si possano fornire prestazioni altalenanti ed, eventualmente, entrare in un periodo di crisi di risultati e di gioco ma non riuscire a dare un significato ben preciso all'atteggiamento di svogliatezza e di superficialità dei giocatori, rappresenta un allarme che la società dovrà valutare nella intera completezza del segnale ricevuto per ovviare, in futuro, al ripetersi di una simile situazione.
E così, tra l'assunzione di responsabilità da parte di Reja e l'altra di Donadoni, si arriva ad assistere a spettacoli indecorosi della squadra come a Siena dove la formazione toscana ha impartito una lezione di gioco a coloro che avrebbero dovuto, per valore tecnico, salire in cattedra dimostrando una professionalità pari alle loro quotazioni recenti o pregresse assegnategli dal mercato calcistico.
Molti sono i dubbi riguardanti le scelte messe in atto da Donadoni proprio in virtù della considerazione che il Napoli nulla ha più da chiedere al campionato in corso. Alcune riguardano scelte di Rejana memoria e si riferiscono al mancato utilizzo a tempo pieno di Datolo, l'unico centrocampista dell'attuale organico che, in questa fase di campionato, ha dimostrato nei minuti in cui è stato impiegato un notevole tasso tecnico oltre ad una notevole lucidità.
L'ingresso in campo del giocatore argentino, come in altre partite, è corrisposto ad una maggiore fluidità della manovra da parte della squadra intera. Datolo, pur privilegiando un gioco individuale, ha dimostrato di poter essere un valido regista di centrocampo avendo una visione di gioco non indifferente.
Analoga considerazione va fatta per il giovane Russotto, ieri relegato in tribuna.
Il talentuoso trequartista azzurro, negli scorci di partita in cui è stato impiegato, ha dimostrato il suo valore e non si comprendono le eventuali giustificazioni, riguardante il suo mancato utilizzo, attribuite ad inesperienza ed immaturità tattica. Quasi tutti i calciatori azzurri hanno avuto l'opportunità di poter dimostrare il loro reale valore mentre a Russotto, anche quando vi è l'indisponibilità di Lavezzi, non gli viene concessa alcuna chance. Le scelte dell'allenatore ed anche della Dirigenza azzurra sono di difficile comprensione nel momento in cui la società si rivolge al mercato per acquistare un Datolo e per chiedere, in prestito con diritto di riscatto, Russotto. Marino ha definito, più volte in passato, il Napoli un laboratorio operante in grado di valutare, di volta in volta, i calciatori più confacenti al progetto messo in atto dalla società. Evidentemente, questo laboratorio tiene conto di alcuni fattori che sono sconosciti all'opinione pubblica napoletana.
I supporters azzurri si augurano che il laboratorio riprenda ad operare nel migliore dei modi come in un recente passato e, pur essendo molto delusi e notevolmente amareggiati, sperano che il tempo scorra velocemente in attesa dell'espletamento delle necessarie formalità riguardanti la disputa delle riamanti ultime partite di campionato. Il popolo partenopeo, comunque, spera che De Laurentiis, Marino e Donadoni sappiano regalare loro un futuro in linea con le ambizioni societarie più volte manifestate.