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Inter, Maicon stoppa critiche e corteggiatori

Inter, Maicon stoppa critiche e corteggiatoriTUTTO mercato WEB
venerdì 30 gennaio 2009, 22:202009
di Maurizio Libriani

Leader in campo e fuori. La crescita tecnico-tattica, unita allo strapotere fisico ed agonistico, fanno di Maicon Douglas Sisenando una delle chiavi di volta che può spiegare il radicale cambiamento di rotta intrapreso dalla compagine neroazzurra in questi ultimi anni.
In un'intervista rilasciata a Sky Sport, il terzino dell'Inter e del Brasile, ha approfondito vari argomenti, non nascondendo il proprio disappunto per le continue critiche piovute sulla squadra in questo primo scorcio di 2009: "Mi è dispiaciuto tantissimo perché non era mai capitato che a un club come l'Inter, primo in classifica, venissero dette tante cose che non vanno bene. Tante parole mi hanno dato fastidio perché siamo da tre anni in testa alla classifica e quindi l'Inter deve essere rispettata. Nello spogliatoio tutto è tranquillo, abbiamo sempre lavorato bene, sempre insieme, e questa è la cosa più importante. Non c'è mai stata una crisi in questo gruppo".
Il discorso è poi scivolato inevitabilmente sulla super sfida di Champions League con il Manchester United, crocevia decisivo per le aspirazioni europee: "Questa partita deve essere una prova che vogliamo vincere qualcosa. Io la penso così e anche il gruppo la pensa come me.

Se vogliamo vincere una cosa importante quest'anno, la partita col Manchester è la più importante della stagione. Se vinciamo quella, possiamo arrivare in finale. E poi, in finale, non sappiamo cosa succederà, però, questa partita, ci darebbe una fiducia grandissima per arrivare in finale".
Capitolo mercato. Le ipotesi circolanti, i continui sondaggi di Real Madrid e Manchester City, la possibilità di incrementare vertiginosamente gli emonumenti futuri, non sembrano scalfire particolarmente le convinzioni di colui che, in questo momento, viene riconosciuto unanimemente come il miglior interprete nel suo ruolo: "Io dall'Inter non mi muovo. Lo assicuro a tutti, società, tifosi, presidente: mi sento bene qua, mi sento sicuro e anche la mia famiglia lo è ed è contenta. Poi se la società non mi vuole mi cercherò un altro posto, ma non credo che mi lascerà andare via".