Juventus: dopo la scossa Ferrara, a Siena per vincere

La scossa è arrivata e a Siena vedremo se è servita a qualcosa.
La dirigenza bianconera, che ha pensato che esonerare Ranieri fosse l'unico modo per riuscire a salvare il piazzamento Champions senza preliminari nelle ultime due giornate, attende con ansia i tre punti nella gara con i toscani.
Ecco perché domani Ciro Ferrara sedendosi fresco fresco sulla sua prima panchina, avrà non solo l'ingrato compito di dover mantenere le aspettative del mondo bianconero, ma avrà anche la possibilità di restituire credibilità ai discussi Cobolli-Blanc e Secco, o al contrario metterne a nudo le gravi responsabilità di quest'annata storta davanti a tutti.
Ferrara, sia chiaro, avrà dalla sua l'indulgenza del nuovo arrivato. Subentrare a stagione in corso già è difficile, quando poi il campionato è agli sgoccioli è ancora meno facile.

Per questo su di lui non potranno di certo abbattersi le critiche o le colpe se le cose - ahilui! - non dovessero andare per il verso giusto con Siena e Lazio, anche se Ciro avrà di certo la voglia di fare bene per strappare magari una riconferma per l'anno prossimo. Di miracoli forse non ne può fare neppure lui.
In fondo in fondo chi rischia molto di più è la regia di questa situazione, i vertici societari, di cui in caso di passo falso si dirà nuovamente - e a lungo - della latitanza, dell'indecisione e della intempestività.
Per fortuna di tutta la Juve il Siena senza motivazioni è un cliente tutt'altro che irresistibile. A volte per fare i miracoli basta meno di quanto si possa credere.