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Juventus-Ferrara! Torino Delio Rossi?

Juventus-Ferrara! Torino Delio Rossi?TUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
lunedì 8 giugno 2009, 07:562009
di Redazione TMW.
fonte di Massimo De Marzi per Nesti Channel . carlonesti.it

La Juve ha sciolto il nodo allenatore, affidandosi a Ciro Ferrara, per il Torino invece la settimana che inizia oggi sarà quella decisiva per la scelta del nuovo tecnico. Manca solo la conferma (da dare anche al diretto interessato) ma è certo al 99,99% che Giancarlo Camolese dovrà cercarsi un'altra squadra, perché tra poco più di un mese, quando ci sarà il raduno, ci sarà un altro allenatore a guidare i granata. Il quarto negli ultimi dodici mesi.

Cairo e Foschi stanno valutando i pro e i contro di ogni candidato e dopo un venerdì che ha sistemato quasi tutti i tasselli in serie A, oltre a Beretta e Colantuono, si affacciano due nomi nuovi sul tavolo del presidente e del ds: Delio Rossi e Marco Giampaolo. Il primo si è preso un paio di giorni di tempo prima di dare una risposta a Cairo, che venerdì pare lo abbia cercato, per sondarne la disponibilità. Certo, scendere in questa serie B con pochissimo appeal televisivo, è come finire nel dimenticatoio, ma Delio Rossi ricorda come le sue fortune più recenti siano partite nel 2002, quando accettò di ripartire dalla categoria inferiore con il Lecce, riportato subito in A e poi salvato con largo anticipo, prologo (dopo l'intermezzo di Bergamo) a un quadriennio ricco di soddisfazioni con la Lazio, coronato dalla conquista della Coppa Italia.

L'ingaggio non dovrebbe essere un problema insormontabile, visto che a Roma Lotito certo non ricopriva d'oro il suo allenatore. Discorso che vale anche e soprattutto per Giampaolo, che ha deciso di lasciare Siena dopo dodici mesi. Zonista cresciuto (come Allegri e Gasperini) alla scuola di Galeone, Giampaolo ha fatto cose incredibili ad Ascoli, poi ha avuto alterne fortune a Cagliari, prima di una stagione importante alla guida del Siena. Che aveva rilevato da Beretta, che resta ancora uno dei papabili, anche se Cairo e Foschi vogliono battere anche altre strade. Forse perché sanno di avere già in tasca un preaccordo con l'ex leccese o con Colantuono. La scelta del nuovo allenatore porterà poi a fare ragionamenti anche sul mercato, soprattutto in uscita, mentre sarebbe fondamentale riuscire a trattenere almeno Bianchi.

Se il Toro è ancora nel limbo (anzi, all'inferno, se si pensa alla prossima categoria), la Juve ha deciso di affidare la sua voglia di tornare a vincere a un uomo che da giocatore conosceva benissimo la strada che porta al successo. Ciro Ferrara ha sfruttato benissimo la chance che gli è stata concessa a due partite dalla fine, dopo l'addio a Ranieri: ha ridestato dal torpore una squadra che era entrata nel tunnel, ha ricompattato lo spogliatoio e proprio i giocatori, specie quelli della vecchia guardia (che erano stati compagni del Ferrara giocatore) hanno dato il loro benestare, prima che fossero i dirigenti a fare la loro scelta, con la benedizione di John Elkann e della proprietà.

Il dubbio che resta, ad alcuni giorni dalla investitura ufficiale, è che Ferrara in realtà sia stata una terza scelta: dopo che Conte ha deciso di rifirmare col Bari e Spalletti non è riuscito a liberarsi dalla Roma, è stato giocoforza andare sul buon Ciro, ma si ha la sensazione è che fino a qualche settimana fa l'ex difensore fosse una sorta di ruota di scorta rispetto agli altri due candidati (e a possibili altre ipotesi, come Ballardini e Blanc). Come al solito, sarà il campo il giudice supremo che emetterà i suoi verdetti. E Ferrara, che è stato un grandissimo difensore, sa che per vincere gli scudetti e fare molta strada in Europa servono prima di tutto dei puntelli per la retroguardia. Senza fermarsi al solo Cannavaro. Mentre D'Agostino è l'uomo giusto per aggiungere qualità e quantità (oltre ad una buona dose di gol) in mezzo al campo.