Juventus, una partita a porte chiuse per razzismo

L'Alta Corte di Giustizia del Coni ha respinto stasera il ricorso della Juventus contro la sanzione di un turno a porte chiuse decisa dal Giudice sportivo per i cori razzisti rivolti al giocatore interista Mario Balotelli. La Juve dovrà dunque disputare all'Olimpico di Torino una gara senza il suo pubblico: a decidere quale sarà la Lega Calcio. In questo finale di campionato, la Juventus deve giocare in casa ancora due partite: quella contro l'Atalanta, domenica prossima; e quella contro la Lazio nell' ultima giornata, il 31 maggio. Sarà ora la Lega a decidere quale dei due match sarà disputato a porte chiuse.
Il 30 aprile scorso, l'Alta Corte di Giustizia del Coni aveva sospeso la sanzione decisa dal Giudice Sportivo, e confermata dalla Corte di Giustizia Federale, che imponeva ai bianconeri di giocare un turno - la partita con il Lecce del 3 maggio - senza pubblico, come sanzione per i cori razzisti contro Balotelli durante Juventus-l'Inter del 18 aprile scorso. La prima sentenza di condanna era stata emessa il 20 aprile, solo due giorni dopo il match, dal Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel. La Juve aveva fatto ricorso, ma il 28 aprile la Corte di Giustizia Federale della Figc lo aveva respinto. La Juventus aveva quindi presentato un nuovo ricorso, stavolta all'Alta Corte di Giustizia Sportiva che aveva deciso di sospendere la sanzione, rinviando però al 14 maggio l'esame nel merito.