Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

La differenza tra Ranieri ed Ancelotti. Orgoglio Napoli. MercatoFlash

La differenza tra Ranieri ed Ancelotti. Orgoglio Napoli. MercatoFlash
lunedì 27 aprile 2009, 00:002009
di Michele Criscitiello
Nato ad Avellino il 30-09-1983, vive e lavora a Milano presso la redazione di Sportitalia. Inizia a collaborare con Eurosport. Giornalista e conduttore televisivo si occupa di calciomercato per l'emittente di Bruno Bogarelli. Direttore di TMW.

Claudio Ranieri si prepara per il dopo. Questa volta il tecnico della Juventus gioca d'anticipo: "Adesso no, ma a fine stagione dirò tutto". La strategia è cambiata. Ranieri si difende attaccando. Per dire cosa? Che dietro di lui c'è un disegno, forse. Perché il ritorno di Fabio Cannavaro non è un affare che lo riguarda, perché se a Torino "Tuttosport" lo attacca da tempo immemore i giornalisti sono manovrati dall'ombra di Luciano Moggi e, forse, anche perché ha capito che l'incontro tra Blanc e Marcello Lippi qualcosa vorrà pur significare. Ombre ovunque, tetti che si abbassano, pareti che si stringono: come fossimo alla casa dei fantasmi di Eurodinsey. Di momenti negativi tutti gli allenatori ne hanno passati. Carlo Ancelotti, a Torino, veniva identificato come l'eterno secondo: al Milan sono tre mesi che i giornalisti gli hanno fatto fare avanti e dietro da Madrid a Londra, ma lui resta lì ad onorare il suo contratto. Ranieri non vince con una squadra costruita (anche) da lui. Ancelotti salva il salvabile con una squadra costruita solo dagli altri. Se il tecnico rossonero avesse avuto più voce in capitolo a Milanello, Sheva, Ronaldinho, Senderos e tante firme illustri non ci avrebbero mai messo piede. Ha saputo salvare la stagione senza Gattuso, Kaladze, Nesta e Borriello, ai quali va aggiunto il periodo di infortunio occorso a Kakà. Ha ridato fiducia a Dida, fiato a Maldini e spazio ad Inzaghi. Quest'ultimo è un caso a parte. Basta inserire le pile a SuperPippo ed il giocattolo va da solo. Riportasse Abate in rossonero già il prossimo anno, farebbe un affare. Tornando al confronto: Ranieri è influenzato dalla stampa e non ci dorme la notte, Ancelotti se la ride e soprattutto se ne infischia. Perché chi in carriera ha vinto qualcosa, se lo può permettere. Sarebbe inutile e irrispettoso nei confronti dell'allenatore juventino evidenziare anche la differenza di palmares, ma sarebbe comunque giusto ricordarlo ai tifosi, infuriati, della Juventus che vorrebbero una squadra più competitiva a partire dal prossimo anno. Cannavaro non può essere la soluzione, Quagliarella non può essere l'alternativa a Trezeguet, come Giovinco non deve essere considerato un di più. Una lancia a favore di Ranieri: alle sue spalle c'è il vuoto. Andiamo sbandierando ai sette venti, da due anni, che la dirigenza di oggi non può essere considerata da Juventus. Le esperienze calcistiche di Cobolli Gigli e Blanc sono minime, Secco è un ex Team Manager che ieri diceva a Del Piero l'ora dell'allenamento ed oggi dovrebbe ridiscutere con il capitano del rinnovo contrattuale. Renzo Castagnini, persona perbene e dirigente in gamba, fino allo scorso anno era uomo mercato del Piacenza. La scorsa settimana proprio Secco e Castagnini sono partiti per Valencia per un rapido blitz da David Silva. Manca ancora l'accordo economico mentre ci siamo sulla durata.
Se mancasse qualche giornata in più ed i punti di distacco fossero 4 e non 7, azzarderemmo ad un gran finale di campionato. Un grazie va detto al Napoli, che al San Paolo con le grandi si esalta. Benvenuto a Donadoni, prima vittoria della sua nuova avventura; anche se la strada da percorrere resta ancora lunga. Il Presidente De Laurentiis se n'è tornato in Tribuna. Anche la scaramanzia hai i suoi effetti. Il Direttore Generale del Napoli, Pierpaolo Marino, prima della partita con l'Inter ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti. Si prova a ricucire lo strappo interno. Una squadra come questa può essere migliorata solo da chi l'ha costruita. Non c'è da rifondare, ma da riorganizzare. L'anno fallimentare sta per concludersi, come dovrebbe concludersi il percorso di calciatori come Grava, Montervino, Amodio e Bogliacino. Gente che anche in C1 ha dato l'anima, ma nella vita, come nel calcio, tutto ha una fine ed un fine. Napoli su Floccari! Ricordate, quando ve ne parlammo 3 mesi fa ancor prima che balzasse fuori l'ipotesi Genoa? Bene, gli azzurri sono forti sull'atalantino, ma se il Napoli si lasciasse sfuggire quest'occasione non sarebbe una tragedia immane.

P.S.
Per gli appassionati di calciomercato e di Tuttomercatoweb, qualche pillola interessante.
L'Udinese in settimana si incontrerà con Bernardo Corradi. Giovanni Galeone, ex tecnico dei friulani e grande amico di Pozzo Senior, ha consigliato Marco Giampaolo per il dopo Marino. Guido Marilungo, attaccante della Sampdoria, ieri autore di una doppietta, ha ricevuto una proposta dal Siena, in prestito. Francesco Millesi a Catania accusa la società di mobbing. A Roma sta nascendo un piccolo Francesco Totti: è del 1995. Vieri ed il Brasile sono sempre più vicini, ma in Sudamerica hanno il grosso timore che Bobo non stia bene fisicamente. La Samp vuole chiudere con Eliseu del Malaga. Fabricio, portiere del Deportivo La Coruna, in scadenza di contratto, è nel mirino di diversi club italiani.
A lunedì prossimo!