Lazio, Lichtsteiner: "I dissidenti? Si sente la loro mancanza"

La sconfitta brucia in casa Lazio, ancor di più nel post partita, quando l'analisi del momento 'no' biancoceleste spedisce una squadra intera sul banco degli imputati. Poca corsa e scarse idee, la truppa di Ballardini non brilla più. Stephan Lichtsteiner, una delle immagini emblematiche della deludente compagine romana è molto critico nei confronti di squadra e prestazioni, "Prendiamo sempre gol quando sbagliamo noi. - ha spiegato il terzino laziale -Forse si tratta di concentrazione e non parlerei solo di stanchezza. Quando sbagli anche semplici passaggi c'è di più oltre la stanchezza. Purtroppo stasera c'è stata anche l'espulsione di Kolarov e tutto è diventato più difficile". Lichtsteiner si auspica attenzione agli schemi e all'equilibrio, "Siamo troppo lunghi quando stiamo in campo. Vedo la squadra che corre tanto per niente e su questo dobbiamo migliorare". Il gioiellino svizzero, che l'anno passato infiammò le platee e surclassò il baby De Silvestri costringendolo alla resa non brilla più come allora, "Più che in difficoltà quest'anno giochiamo con un altro sistema rispetto al campionato passato.
Non ho più un uomo davanti a me ed oggi per di più ho giocato con tre difensori. Purtroppo con questo sistema non può andare sempre bene e poi io gioco ogni tre giorni e non posso fare avanti e dietro". I tanti impegni preoccupano e lo svizzero vuole di più dal resto del gruppo, "Abbiamo bisogno di calciatori che giocano con il cuore e dobbiamo fare il 700% tutti insieme. Solo se ci esprimiamo tutti insieme riusciremo ad uscire da questo momento difficile". E' inevitabile che nelle sconfitte ancor più che nelle vittorie il pensiero vada ai cosiddetti 'dissidenti', che tanto avrebbero giovato a questa Lazio, "Certo che si sente la loro assenza. Se ci fossero più giocatori di qualità in squadra sarebbe molto meglio, però qui è la società che decide. Di certo per noi potrebbero fare tantissimo questi due giocatori". L'ultimo messaggio dell'esterno difensivo della nazionale elvetica è un grido di battaglia per rialzare presto il capo, "Arrivano sempre momenti difficili in una stagione. Noi ora siamo in uno di questi e adesso bisogna far vedere che siamo uomini".