Lazio, Tare: "Zarate e Pandev restano, Makinwa? Vedremo"

Il dirigente della Lazio, Igli Tare, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.

Ieri è arrivata una vittoria importante per la Lazio a Reggio Calabria. Che significa questo in prospettiva futura?
"E' stato un risultato importante per la nostra classifica alla luce anche degli altri risultati. Abbiamo fatto un altro consistente passo per un piazzamento in Europa".

Qual è il reale obiettivo di questa Lazio?
"Sicuramente quello di tornare a giocare in una competizione europea. La Lazio è un club importante con una storia importante. Significherebbe restituire ai tifosi la reale dimensione di questo club".

In tanti si chiedono come ha fatto a passare dal campo alla scrivania, come dirigente della Lazio, in così poco tempo.
"Per ogni giocatore arriva il momento di appendere le scarpette al chiodo. Io ho avuto la fortuna di ricevere questa importante proposta da Lotito e non ci ho pensato due volte ad accettare".

Guardando gli attaccanti di questa serie A, chi l'ha sorpresa positivamente?
"Gli attaccanti della Lazio Pandev, Rocchi e Zarate".

Proprio per Zarate si parla di importanti offerte dall'estero. Così come per Pandev richiesto in Bundesliga. Resteranno alla Lazio?
"Sicuramente sì. Abbiamo una opzione su Zarate e non vogliamo per nessuna cosa al mondo rinunciare a lui. Lo stesso discorso vale per Pandev, che resta una pedina importante per il nostro futuro".

Quale sarà invece il futuro di Makinwa, che lamenta uno scarso impiego da parte di Delio Rossi?
"Anche Makinwa è un giocatore della Lazio. In questo periodo di mercato girano troppe speculazioni. Credo che tutti i giocatori vogliono giocare sempre ma in una rosa ampia non sempre è possibile. Vaglieremo quale soluzione sia migliore per il giocatore e per la società".

Lei ha giocato nel campionato tedesco. Quali differenze ha incontrato con quello italiano?
"In Germania si vive un calcio completamente diverso. Lì ci sono strutture migliori e si gioca un calcio più semplice e bello da vedere. In Italia il calcio è solo difficile".

Restando in Bundesliga, crede che sia l'anno del Bayern o dell'Hoffenheim?
"Il Bayern ha un ottimo organico e alla lunga credo che si farà strada per aggiudicarsi il titolo. L'Hoffenheim è la rivelazione e sta divertendo non solo gli sportivi tedeschi".

Lei che ha giocato tanti anni in Bundesliga al Kaiserslautern, mi sa dire perchè in Italia realtà come quella tedesca dell'Hoffenheim non esistono?
"All'Hoffenheim ci sono dirigenti che in questi anni hanno costruito una realtà consolidata e forte. L'allenatore da quattro stagioni è sempre lo stesso e il lavoro sta portando i suoi frutti migliori proprio in questa stagione. Hanno uno stadio all'avanguardia, strutture importanti e un presidente molto ricco".

Quali giocatori della Bundesliga porterebbe in Italia?
"Ce ne sono tanti, su tutti potrei citare i due attaccanti dell'Hoffenheim, Ibisevic e Ba, che vedrei bene in un campionato come quello italiano".