Milan-Ancelotti: Gli strani rinvii

Il mistero si infittisce di giorno in giorno. Ormai è un giallo. Carlo Ancelotti e Adriano Galliani continuano a ripetere all'unisono che non c'è nessun problema. C'è ancora un anno di contratto e la volontà di entrambe le parti è quella di onorarlo e rispettarlo. Fin qui nessuna stranezza. Gli affari però si complicano se si pensa che a Londra per Carletto c'è un contratto leggermente diverso, più allettante: triennale da 6.5 milioni di euro a stagione, premi esclusi, che qualche ben informato ritiene sia già stato sottoscritto dal tecnico rossonero.
Le parole pronunciate dal presidente Silvio Berlusconi poi non possono lasciare indifferenti. C'è una bella differenza infatti tra il dire: "Carlo resta" e il dire: "Ci siederemo ad un tavolo a fine stagione e decideremo". Impossibile, per un maestro della comunicazione come il premier, che tale frase sia casuale. Improbabile, che la verità sia come l'ha dipinta Galliani: "Ci siederemo ad un tavolo per programmare la prossima stagione". Delle due l'una: o Ancelotti ha già concordato l'addio con la società e mantiene il segreto per non deconcentrare la squadra, o Ancelotti e Galliani stanno dicendo la verità e Berlusconi ha spiazzato tutti preannunciando una decisione diversa, come del resto fece quest'estate per l'operazione Ronaldinho. Una cosa è certa: a furia di rinvii si arriverà al 31 maggio e allora li, quando tutti giocheranno a carte scoperte, scopriremo il finale del giallo.