Milan, Beckham a tutti i costi

E ora tutti aspettano la sua prima mossa. David Beckham in rossonero ha convinto tutti, lo ha fatto soprattutto sul campo e non fuori, dove si aspettavano i benefici maggiori di un'operazione di marketing, si era detto. Poi succede che Ancelotti premia l'ultimo arrivato e gli consegna da subito la maglia da titolare, lui ripaga a pieno la fiducia,si sente a casa e il Milan lo considera uno di famiglia. E allora perchè separarsi anche se i patti, è vero, erano quelli? Ecco che cambiano strategie e progetti, la società di via Turati ha dato la piena disponibilità a prolungare il rapporto con il giocatore oltre il prestito che scade l'8 marzo. In mezzo c'è però un contratto che lega lo Spice Boy alla Major League Soccer, e soprattutto i 21 milioni di euro che entrano ogni stagione nel suo portafoglio. Il Milan checchè ne dica l'allenatore dei Galaxy Bruce Arena, non ha fatto nessuna forzatura e aspetta appunto una mossa del suo numero 32, che ora vuole restare e ha dato mandato al suo entourage, in arrivo in queste ore in Italia, di realizzare il suo desiderio.

Una clausola nel contratto gli permetterebbe di liberarsi a costo zero al termine del terzo anno, che negli Usa coincide con Ottobre 2009, al più tardi novembre in caso di playoff, ma in questo caso potrebbe fare ritorno a Milanello soltanto tra un anno. Troppo tardi. Ora dunque, l'inglese uscirà allo scoperto e chiederà una rescissione agli americani, che, si dice, si sarebbero aspettati un effetto più importante sul calcio a stelle e striscie, ma vogliono monetizzare. Per il Milan Beckham oltre a pagare una penale sarebbe disposto a rinunciare a tanti milioni, quasi la metà di quelli che ora percepisce, circa 10 milioni all'anno, ma per un vero campionato e riconquistare la maglia inglese. Immancabile una voce di gossip: resta infatti da superare le resistenze di Victoria, che a Milano preferirebbe Los Angeles.