Milan, Gattuso sogna l'Uefa

Mentre il Milan si allenava davanti agli occhi attenti dei bambini di Dubai, che hanno coperto di applausi i loro idoli, Gattuso, a bordocampo, ha seguito e incitato i compagni. Con un sogno in testa: poter tornare a guardia del centrocampo nella finale di coppa Uefa a Istanbul, come ha dichiarato pieno di speranza ai microfoni di MilanChannel.
Una doppia seduta con allenamento sul campo e in palestra davanti ad un pubblico di oltre mille persone, tra cui tantissimi ragazzini che hanno potuto seguire dagli spalti le loro star. In particolare, applauditissimi, Kakà, Ronaldinho e Beckham.
Nella seduta mattutina, cominciata alle 9.30 ora locale (le 6.30 in Italia), i ragazzi di Ancelotti si sono alternati tra esercitazioni di possesso palla, tattica attacco contro difesa a una porta con schemi dettati dal Mister e, per finire, partitella nove contro nove a due porte. Mentre Kaladze è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo, qualche linea di febbre ha costretto al forfait Christian Abbiati. Solo corsa per Inzaghi e anche per Ronaldinho, alle prese con un leggero affaticamento muscolare. Bonera, Kakà e Borriello, invece, si sono dedicati ad esercitazioni mirate in palestra.
Nel pomeriggio allenamento piuttosto leggero durato poco meno di un'ora.

E una bella notizia: a differenza del mattino Christian Abbiati ha regolarmente preso parte al lavoro con il preparatore dei portieri Valerio Fiori. Buona parte della squadra ha effettuato allunghi nella vasca di sabbia. Mentre, sul campo, Jankulovski, Antonini, Zambrotta, Beckham e Ronaldinho si sono impegnati in esercizi di corsa con percorsi ad ostacoli.
Allenamento a parte, anche nel pomeriggio, per Bonera, Inzaghi, Kakà e Borriello. Per loro solo palestra. Cosi come per Rino Gattuso, che, come ha raccontato in un'intervista ai microfoni di Milan Channel, non vede l'ora di tornare in campo insieme ai compagni. "Sarebbe una grande soddisfazione poterci essere - ha spiegato - ma, se a causa del mio ginocchio non potessi farcela, sarei comunque lì presente a bordo campo a sostenere i miei compagni e a trasmettere loro la mia forza".