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Milan, notte da San Lorenzo. Juve-D'Agostino: no! Napoli, niente Salvio

Milan, notte da San Lorenzo. Juve-D'Agostino: no! Napoli, niente Salvio
lunedì 12 gennaio 2009, 00:002009
di Michele Criscitiello
Nato ad Avellino il 30-09-1983, vive e lavora a Milano presso la redazione di Sportitalia. Inizia a collaborare con Eurosport. Giornalista e conduttore televisivo si occupa di calciomercato per l'emittente di Tarak Ben Ammar. Direttore di TMW.

Il calciomercato è iniziato da 5 giorni e la domanda che sento fare in giro è quasi sempre la stessa. "Quale sarà il colpo di questa sessione invernale"? Non importa se la domanda arriva da Milano, Roma, Palermo o Napoli. Tutti si aspettano il nome da copertina che, probabilmente, non arriverà. A gennaio ripara chi ha sbagliato in estate e il pericolo principale è che spesso si sbaglia anche a riparare. L'Inter sogna, forse è più giusto dire sognava, Diego Milito ma Enrico Preziosi ha ancora una sua testa e, soprattutto, una dignità; ripassare più avanti. Il colpo di gennaio l'ha "esploso" il Milan, quando erano ancora in pochi a pensare al mercato. Il Beckham visto ieri merita due applausi: il primo per aver retto fisicamente tutti i 90 minuti, il secondo per essersi messo a disposizione di Ancelotti tatticamente rischiando addirittura di finire a fare il terzino. Se la società fosse più chiara sul suo contratto saremmo tutti più felici. Un Milan pieno di stelle, eppure non è bastato ad illuminare il cielo di Roma. Perché puoi vantarti (e fai bene) di schierare tutti insieme Ronaldinho, Beckham, Seedorf, Pirlo, Kakà e Pato ma poi se ti giri rabbrividisci a vedere una coppia di centrali difensivi da quasi 80 anni; con il paradosso di aver strappato Thiago Silva alla concorrenza ma potresti mandarlo solo in prestito perché il posto da extracomunitario è occupato da Sheva.
Complimenti alla Juventus; unica squadra a tenere il passo dell'Inter. Si pretendeva qualcosa in più dalla partita con il Siena ma il risultato, in questi casi, basta e forse avanza. Sta per rientrare Trezeguet, Ranieri ci riprova: tridente con Amauri-Del Piero-Trezeguet.

Torna attuale il discorso fatto dal tecnico in estate: meglio un centrocampista di contenimento (Poulsen) che di qualità (Alonso o D'Agostino). Proprio per questo motivo difficilmente si chiuderà l'operazione con il centrocampista dell'Udinese che, nonostante il contratto da poco rinnovato, avrebbe avuto piacere ad accettare le lusinghe dalla Juventus. Secco e Leonardi erano d'accordo su tutto, lo scorso 28 agosto, ma non avevano fatto i conti con Ranieri. Discorso diverso per Alberto Aquilani: ricordate quando tutti lo davano alla Juventus? Era fantamercato. Aquilani è il futuro della Roma e il contratto fino al 2014 è già pronto sulla scrivania di Daniele Pradè. Bisogna metterci solo la cifra (2.300.000) e si potrà ufficializzare il prolungamento/adeguamento. Quando si parla di mercato non si può non parlare del Napoli; meglio farlo a voce bassa, perché le risposte che sta dando il campo mai le potrà dare il mercato. Perché cercare rinforzi se la squadra è già forte così? Pierpaolo Marino aspetta segnali da Brescia per Savio, tiene d'occhio Galloppa, boccia Barrientos e trascura Buonanotte in maniera definitiva ma un suo pupillo proprio non vuole lasciarlo andare: Eduardo Antonio Salvio del Lanus, 18 anni. Marino lo continua a seguire, si informa, prova a tenersi aggiornato ma sa bene che a certe condizioni è difficile portarlo a Napoli. Più facile che Salvio finisca in Spagna o Inghilterra. Se dovesse andare male, i tifosi partenopei se ne faranno una ragione: il Napoli di Salvio ne ha già 11.