Milan, Storari: "Ero convinto che sarei stato ceduto"
Sulle pagine del Corriere della Sera, il nuovo titolare del Milan, Marco Storari (32), si confessa in una lunga intervista. Il portiere di Pisa, si presenta così: "Nello spogliatoio viola ci eravamo appassionati alla serie tv "Romanzo Criminale" e ci eravamo dati i soprannomi dei protagonisti. Per tutti io ero il Dandi". Non ha i pantaloni a zampa, l'Alfetta azzurra, il mitra e neanche la bella Patrizia, ma da ora in avanti, Storari, sarà per tutti il Dandi. Quando gli viene chiesto il momento in cui ha saputo di tornare al Milan, Storari risponde: "Era l'ultima giornata di campionato. Il Milan giocava a Firenze, Galliani si avvicina e mi informa che a causa dell'infortunio di Christian Abbiati, sarei dovuto tornare a Milanello, vista la necessità di avere a disposizione tre portieri. Pensavo di iniziare la preparazione con i miei vecchi compagni prima di essere dirottato in un altro club. Poi anche Dida si é fatto male, il caso ha voluto che giocassi le amichevoli e ora eccomi qui". Da portiere di passaggio a titolare nel debutto in campionato, il trentaduenne di Pisa ricomincia da uno stadio che l'ha segnato molto, come afferma nell'intervista: "Quando giocavo nell'Ancona, a Siena mi ruppi il crociato" ricorda Storari che molti anni dopo, alla sua prima esperienza nei rossoneri, ovvero il 17 febbraio 2007, cercava la consacrazione definitiva. Il portiere di Pisa aveva debuttato al Milan la settimana precedente a San Siro contro il Livorno, con una vittoria del Milan per 2 a 1, accompagnata da un'ottima prestazione di Marco Storari. A Siena i rossoneri vincono ancora, per 4-3, il portiere non si replica e la giornata successiva si ritrova in panchina, il titolare diventa Kalac e fine della favola.
Storari parla così di quella prima esperienza in rossonero: "Ho sempre cercato di farmi trovare pronto, non penso di aver avuto in quell'occasione colpe specifiche. Semplicemente poi rientrò Kalac e io accettai senza problemi di diventarne la riserva". Dopo la prima volta al Milan, Storari andò prima al Levante, dove dice il portiere: "Rimasi solo sei mesi, la società era in crisi economica", poi si trasferì al Cagliari, dove contribuì alla salvezza con le sue parate e infine a Firenze. Sulla sua prima permanenza al Milan nel 2007 confessa: "Al Milan non sono stato ritenuto all'altezza, mi hanno considerato come terzo", adesso però le cose sono cambiate e dopo un bel precampionato il trentaduenne di Pisa non si nasconde: "Sono consapevole che esistono delle gerarchie, ho sempre chiesto alla società di mandarmi a giocare in prestito ad altre squadre piuttosto che tenermi qui fermo perchè é una situazione che non mi piace e non aiuta né me né il Milan. Al momento penso solo a fare bene, non faccio programmi e poi quello che sarà sarà". Storari poi apre un interessante retroscena, a gennaio di quest'anno avrebbe potuto trasferirsi al Chelsea: "A gennaio mancavano solo le visite mediche prima di ufficializzare il mio trasferimento a Londra. Il Milan che possiede il cartellino, aveva dato l'ok; Corvino, il ds viola, invece decise di trattenermi a Firenze. Peccato, mi sarebbe piaciuto provare quell'esperienza". Adesso riparte dal Milan, i capelli sono più corti rispetto a due anni e mezzo fa: "Ma all'epoca non fu Berlusconi a suggerirmi di tagliarli, erano stati i compagni a consigliarmi". Infatti senza una buona acconciatura, che Dandi sarebbe il nuovo portiere rossonero?