Napoli, quanti guai: Zalayeta non è il solo

Dalla nazionale si era congedato in un clima avvelenato. Tornato in sella ad un ciuccio zoppicante, la pressione è scesa di poco, il nervosismo è più o meno lo stesso. Nel Napoli che non vince da tre mesi, batte l'Inter e ripiomba nella mediocrità contro il Siena, Roberto Donadoni non è un pesce fuor d'acqua, ma avrebbe volentieri fatto a meno delle polemiche degli ultimi giorni, innescate dallo stop in terra toscana e alimentate dal comportamento di Zalayeta, sostituito domenica e assente ingiustificato agli allenamenti dei giorni successivi. "Con me in panchina non giocherà più", ha sentenziato l'ex ct della nazionale: pugno di ferro per dare l'esempio e probabilmente per andare incontro alla società, che se prima aveva dei dubbi sul riscatto della comproprietà del Panterone dalla Juventus, ora se li è tolti definitivamente. Deferito al collegio arbitrale della Lega e contattato da Pier Paolo Marino, al quale ha raccontato di non poter rientrare per imprecisati motivi personali, Zalayeta termina qui l'esperienza con il Napoli, fatta di gol importanti, un infortunio grave e incomprensioni varie - tra panchine rifiutate e locali notturni. Un addio quasi certo, che è solo la punta dell'iceberg, in un gruppo da troppo tempo in vacanza, e capace di trovare gli stimoli solo quando, di fronte a 6omila persone, c'erano dei campioni d'Italia da battere. Un pizzico di responsabilità ce l'avrà anche Donadoni che, come Reja, non ha saputo raddrizzare la barca. Un'ora di colloquio con la squadra, negli spogliatoi di Castelvolturno, sarà servita a chiarire che c'è un campionato da onorare e un allenatore da convincere per far parte del progetto-Napoli anche l'anno prossimo.
Futuro verso il quale gli azzurri devono per forza guardare, e che potrebbe partire da Daniele Conti. Tra i nomi accostati al Napoli - D'agostino, Ledesma, Palombo - il faro del centrocampo del Cagliari, sarebbe il più vicino alla firma coi partenopei, nonostante l'età, 30 anni, e le caratteristiche tecniche non del tutto in linea con gli obiettivi dichiarati fin qui dalla società. Di certo, un uomo di esperienza e capace di andare facilmente a rete, a differenza dell'attuale mediana azzurra che, Hamsik a parte, non brilla certo per prolificità. Conti primo tassello del nuovo Napoli e di nomi ne circolano tanti altri. Ma ci sarà anche da sfoltire e da rispedire al mittente le richieste per i gioiellini di Donadoni. Che, intanto, spera ricomincino a brillare, domenica a Lecce.