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Nocerino, l'agente: "Palermo una vetrina, Antonio è ambizioso"

Nocerino, l'agente: "Palermo una vetrina, Antonio è ambizioso"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 25 novembre 2009, 22:182009
di Mediterraneonline.it .

Nel corso dell'intervista concessa a Mediterraneonline.it, l'agente di Antonio Nocerino, Marco Sommella, si è pronunciato sugli obiettivi personali del suo assistito: "Si aspetta innanzitutto di ottenere i risultati che competono al Palermo, raggiungere quindi la zona europea e poi dal punto di vista personale mettersi all'attenzione di grandi club perchè Antonio non si accontenta del Palermo, è uno ambizioso che vuole mettersi in mostra, chi fa bene ha spazio da Lippi e lui c'è anche stato. Palermo è una vetrina, se Antonio fa bene può crescere ma solo facendo bene con i rosa e ottenendo risultati importanti con il Palermo, quelli che si aspettano la piazza e il presidente perchè Zamparini gratifica i calciatori ma vuole i risultati. Antonio era già un pupillo di Zamparini, anche prima Rino Foschi fece il diavolo a quattro per portarlo in rosanero ma su indicazione di Ranieri la Juventus non lo diede. C'è stata l'opportunità l'anno dopo ed è stato felicissimo di arrivare a Palermo perchè è del sud, è stata una scelta giusta".

A giugno scorso c'è stata l'idea di una cessione o comunque potrebbe esserci a gennaio?

"No, sta benissimo a Palermo, ha ancora due anni e mezzo di contratto ed è contentissimo di restare in rosanero. E' sempre stato dichiarato incedibile, Palermo è il suo punto di partenza per il calcio che conta, vuole giocare per ritagliarsi uno spazio in Nazionale anche perchè calciatori meno blasonati di lui hanno trovato la giusta riconoscenza lavorando bene durante il campionato e facendosi trovare pronti da mister Lippi".

Per quanto riguarda l' esonero di Zenga, il mister può aver pagato i proclami scudetto di inizio stagione?

"Il mister l'aveva detto per far capire che non voleva accontentarsi. Il Palermo dietro quelle due o tre squadre se la può giocare con chiunque, i rosa non hanno nulla da invidiare a squadre come Parma, Genoa o Fiorentina. E' un organico importante con una piazza importante".

Ma se il Palermo è una squadra importante che come dice sta dopo le prime due-tre squadre, per il suo assistito è una vetrina per quale obiettivo?

"E' una vetrina per farsi conoscere. Dopo le Olimpiadi c'erano state le convocazioni di Lecce e Montenegro e lui faceva parte di quell'organico. Era il capitano della nazionale olimpica, non lo si fa per caso. Senza togliere niente agli ultimi convocati, se ci sono stati gli ultimi ci può stare anche Antonio in un'ottica post Mondiale. Se fa bene con il Palermo può essere considerato. Il Palermo insegna che grossi giocatori che hanno fatto bene poi hanno trovato grandi soddisfazioni, per esempio Zaccardo, Barzagli, Grosso o Toni. Palermo è il suo trampolino di lancio verso traguardi più importanti".

Il suo assistito nell'ultimo periodo non ha trovato molto spazio nello scacchiere di Walter Zenga...

"Diciamo che all'inizio le aveva giocate tutte, poi qualche risultato non è stato raggiunto, il mister dopo la partita contro la Juventus aveva trovato la quadratura e così Antonio non ha trovato molto spazio. Quando i risultati non vengono bisogna cambiare qualcosa e così è stato penalizzato Antonio".

Adesso a Palermo c'è Delio Rossi, potrebbero cambiare le gerarchie...

"Quando i risultati non vengono, possono trovare meno spazio anche quelli che sulla carta sono i più importanti, perchè non dimentichiamo che Antonio fu preso dalla Juventus come un giocatore importante ed era il capitano della nazionale olimpica. Con Delio Rossi spera di giocare, ha due anni e mezzo di contratto con i rosa e vuole giocare. Il mister fa le sue scelte, è uno che da spazio a tutto e durante la settimana Antonio proverà a dare il meglio di sé e ritagliarsi il suo spazio. Delio Rossi è un sinonimo di garanzia, per lui parlano i risultati. Palermo vive sulle ali dell'entusiasmo e quindi ci si aspetta grandi cose, i calciatori sono forti e ci sono tutte le possibilità per fare bene in campionato".

Come ha vissuto Antonio il periodo in cui non ha giocato con continuità?

"Male, dico la verità. Antonio non sta lì e si guarda il contratto, vuole giocare e sudarsi la pagnotta durante la settimana per dare il suo contributo. Non si sente arrivato, vuole dimostrare tutti i giorni sul campo. Quando non si gioca si soffre".

La pecca di Nocerino forse è quella di volere strafare. Non si accontenta dei compiti d'interdizione...

"Lui è uno molto generoso, fa un lavoro oscuro, è il classico faticatore che però ha anche piedi buoni e prova a fare la giocata. Dà l'anima, anche a Bologna nell'ultima partita è stato l'unico che ha corso per 90 minuti. Antonio è generoso, non molla mai, se abbinasse a questo anche grandi giocate sarebbe Lampard...".