Palermo, Simplicio: "Giocatori siano un esempio"

Presente ieri mattina all'incontro con i giovani alunni dell'Istituto Comprensivo di Prizzi nell'ambito dell'accordo siglato tra il presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, e il patron rosanero Maurizio Zamparini, il centrocampista del Palermo, Fabio Enrique Simplicio, ha spiegato se e come è cambiato il suo modo di vivere una volta entrato nel mondo del professionismo.
"Io vengo dal Brasile, vivevo in un quartiere molto povero - racconta Simplicio - Essere approdato al calcio professionistico e per giunta in Europa dove è molto difficile venire a giocare ad alti livelli è stata per me una grande soddisfazione. La mia vita è sicuramente molto cambiata, sono circondato da tante brave persone, dai miei compagni, da molti amici. Giocare in Europa, indossando la maglia rosanero - ha aggiunto il brasiliano - per me è stata una vera svolta per la mia carriera di cui sono molto soddisfatto. Si, certe volte ci sentiamo dei privilegiati e sicuramente ci sentiamo molto fortunati. Il sogno di quando eravamo bambini è diventato realtà, è diventata la nostra professione. Questa è sicuramente una grossa fortuna".
Tra i temi affrontati nel corso dell'incontro anche quello della violenza legata al calcio.
"Secondo me nessun comportamento dei giocatori deve giustificare atti di violenza sugli spalti - ha sottolineato Simplicio rispondendo ad una specifica domanda - Questo non significa che noi giocatori possiamo comportarci come vogliamo. I bravi giocatori si distinguono per due qualità: offrire al pubblico un buon calcio che affascina e diverte e diventare con il proprio comportamento un esempio positivo per i compagni e i tifosi".