Pruzzo: "A Marassi è tutto un altro Milito"

Un mese fa Genoa-Fiorentina sarebbe stata soprattutto Milito contro Gilardino, cioè il massimo o quasi del campionato italiano. Domenica non sarà proprio così, perché il "Principe" è in caduta di rendimento e di gol, ma il duello resta lo stesso affascinante per via della rabbia e della determinazione con cui i due cercano la via della rete.
Roberto Pruzzo, che di gol in carriera ne ha fatti quasi 200, non saprebbe proprio chi scegliere per il suo attacco ideale: "Una cosa è certa, non possono giocare insieme, sarebbe troppo per una squadra e finirebbero col pestarsi i piedi. A me piacciono tutti e due, e nella decisione su chi schierare terrei conto di come gioca la mia squadra". In effetti Fiorentina e Genoa hanno schemi diversi: "È così. Milito è un grande goleador, uno che sa benissimo dove va a finire il pallone quando sembra viaggiare impazzito nell'area avversaria. Mi piaceva tanto anche quando i grifoni erano in B. Forse è un po' egoista, ma un difetto che per un attaccante diventa spesso quasi un pregio". Gilardino invece...

"Gioca più per gli altri, tiene palla, fa salire i compagni. Sono tutte caratteristiche che Prandelli ha sempre cercato nei suoi centravanti. Non a caso ai Mondiali, sia pure a fatica, faceva da spalla a Toni e Ancelotti provò a lungo a metterlo insieme a Inzaghi".
Segnano entrambi in tutti i modi possibili: "Non è che abbiano un colpo migliore e un difetto particolare. Magari Gilardino è più abile di testa perché sfrutta maggiormente la propria prestanza atletica, ma Milito sa scegliere benissimo il tempo di incrocio col pallone. In fondo, anch'io non ero altissimo, eppure spesso sui cross la mettevo dentro". Milito però è in un momento di scarsa vena: "Vero, ma a Marassi lui e il Genoa si trasformano e diventano un'altra squadra rispetto alle trasferte. Credo che sarà durissima per la Fiorentina fare risultato".