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Quando, se e come si potrà criticare Ferrara?

Quando, se e come si potrà criticare Ferrara?TUTTO mercato WEB
domenica 25 ottobre 2009, 00:002009
di Stefano Discreti
Nato a Roma il 12-3-1977, partecipa come opinionista televisivo nella storica trasmissione "Cuore di calcio". Da quest'anno co-conduce "Tutti pazzi per la Juve", programma radiofonico settimanale per gli amanti della Vecchia Signora.

Diciamolo chiaramente, senza possibilità alcuna di smentita.
Se a questo punto della stagione sulla gloriosa panchina della Juventus vi fosse seduto ancora Claudio Ranieri staremmo assistendo ad un nuovo linciaggio mediatico da parte dei media e della carta stampata nei suoi confronti.
Chi scrive non rimpiange minimamente la partenza del tecnico romano ma critica apertamente il modo in cui lo si è liquidato facendolo passare come unico colpevole di un biennio juventino fatto di acquisti sbagliati ed obiettivi falliti.
Dal tifoso bianconero, Ranieri verrà ricordato per sempre per aver preferito Poulsen a Xabi Alonso.
Colpa grave, praticamente ingiustificabile, ma non per questo meritevole di condanna al rogo.
Dubito che se avesse potuto scegliere tra Knezevic e Cannavaro o Almiron e Felipe Melo avrebbe scelto i giocatori di cui ha poi potuto effettivamente disporre.
In settimana l'amico Giampiero Mughini ha scritto un pezzo sull'attuale momento bianconero dal titolo, che è tutto un programma, "Crocifiggere Ciro è da babbei". Lo condivido pienamente.
Ferrara è alla sua prima esperienza da allenatore, sta cercando di far assimilare alla squadra un nuovo modulo e quindi necessita giustamente di tempo.
Tra l'altro non ha ancora mai avuto Del Piero e tra un infortunio e l'altro - prosecuzione dello scempio dello scorso anno (ma non era tutta colpa di Capanna?) - non ha mai potuto schierare l'11 titolare o quello che nella sua testa dovrebbe esserlo.
Ma la Juve ha tempo di aspettare la maturazione di Ferrara?
Tutto ruota intorno a questa domanda.
Rispetto alla rosa della scorsa stagione, gli è stata consegnata una squadra nettamente migliore con oltre 50 milioni di euro investiti sul mercato per gli acquisti di Diego, Felipe Melo, Grosso, Cannavaro e Caceres.


Ad oggi però la squadra bianconera gioca molto peggio dell'anno passato, subisce quasi sempre il gioco avversario e se si ritrova ad avere qualche punto in più in classifica lo deve esclusivamente al ritorno di Superman Buffon, tornato il miglior portiere del mondo nonché l'unico italiano degno di poter competere per il Pallone d'Oro nella prossima stagione.
In Champions poi, contro il Maccabi Haifa, per la prima volta in stagione si è abbandonato il rombo per passare al 4-2-3-1. Si è visto qualcosa in più in fase di attacco, ma la distanza fra i reparti e le difficoltà a fare gioco e contenere gli attacchi avversari (nella circostanza di levatura mediocre....) sono rimaste immutate.
Continuo a pensare che il miglior modulo per uscire da questa crisi di gioco, perlomeno fino al ritorno di Del Piero, sia sempre il 4-4-2.
Il guaio è che l'ultimo mercato bianconero condiziona inesorabilmente le scelte tattiche limitandone le opzioni.
Non è certo un caso che il candidato estivo numero 1 dei tifosi juventini (sottoscritto compreso) Antonio Conte, pretendesse due ali fortissime con l'utilizzo di Diego da seconda punta....
Addirittura il Corriere dello Sport a Maggio titolava in prima pagina "Ecco la Juve di Conte" dando per praticamente fatti gli acquisti di Walcott e Silva.
Immaginiamo un centrocampo juventino con Walcott Marchisio Sissoko e Silva con davanti Trezeguet e Diego....
Chissà se a Corso Galileo Ferraris sono ancora convinti della scelta Ferrara effettuata a discapito di Conte, vedendo anche il modo in cui l'ex capitano bianconero ha risollevato l'Atalanta in così poco tempo.
Detto ciò, inutile stare qui a dilungarsi per parlare di quella che ormai è aria fritta.
L'allenatore della Juve è Ferrara, quindi lunga vita a Ciro.
Però è giusto anche darsi una scadenza:
se entro la fine del 2009 la Juventus non avrà ancora espresso un gioco da squadra di vertice, criticare Ferrara non sarà più da babbei...