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Real Kakà, Pinocchio Galliani. Ora Pirlo... Lavezzi, Ibra, Panucci e un clamoroso Pandev

Real Kakà, Pinocchio Galliani. Ora Pirlo... Lavezzi, Ibra, Panucci e un clamoroso PandevTUTTO mercato WEB
mercoledì 3 giugno 2009, 00:002009
di Alfredo Pedulla'
Nato a Messina il 15 Aprile 1964, si trasferisce a Roma nel 1989 per lavorare presso la Redazione del Corriere dello Sport, fino al 2007. Opinionista di Sportitalia, ha vinto i premi "Oscar dei giovani", "San Silvestro d'oro" e "Beppe Viola".

Una giornata pazzesca, quella appena conclusa. Cinquanta gradi, la temperatura fissa sotto gli "ombrelloni" del calcio mercato. Eppure, su tutta Italia pioveva e faceva fresco. Kakà ormai è dal Real Madrid, magari quando leggerete queste righe sarà già ufficiale e gli avranno confezionato una "camiseta blanca" su misura. Le cifre sono da decifrare: 64,5 milioni secondo le fonti di Madrid, magari 70 milioni e passa, la possibilità che entri Robben nella trattativa, 9 milioni di ingaggio, diritti di immagine al 50 per cento a favore del Real Madrid. Nella notte l'irruzione del Chelsea, la possibilità di un'asta. Una giornata pazzesca,appunto. Dopo che Galliani aveva dichiarato al sito della "Gazzetta dello Sport" di non trovarsi a Madrid, ma in Romagna al mare. E la "Gazzetta" ha pubblicato papale papale, salvo poi rettificare pochi minuti dopo perché nel frattempo Galliani -smascherato - ha confessato "stavo scherzando".Come se si potesse scherzare con il lavoro degli altri. Galliani sarà (è stato) un ottimo dirigente, ma sta raccontando troppe bugie e scherzando troppo sul lavoro degli altri. "Ancelotti sarà l'allenatore del Milan per la stagione 2009-2010", "Leonardo non sarà l'allenatore del Milan", le ultime due sue perle. Ce ne sarebbe un'altra, retrodatata."Io non vorrei passare alla storia come il dirigente che ha ceduto Kakà". La storia lo aspetta. Tante dichiarazione poi smentite dai fatti. E gli altri a scrivere, a fare titoli, a montare dibattiti. E' giusto, non è giusto, ha ragione, non ha ragione. Dopo aver detto alla "Gazzetta", facendo fare una brutta figura alla rosea, che si trovava al mare ed era già magari nel ventre del Santiago Bernabeu, adesso sarebbe importante non scherzare sulla pelle del Milan. Gourcuff 15 milioni, Kakà 65, e attenzione perché non finisce qui. Il Chelsea proporrà 30 per Pirlo e avrebbe intenzione di offrire 65-70 per Pato: il primo assalto potrebbe (dovrebbe) andare in porto, il secondo no. Versioni contrastanti sul possibile inserimento dello stesso Chelsea, proprio sul più bello della trattativa per Kakà al Milan. Ma con quei soldi bisogna andare subito a reinvestire, è un dovere. Qualche amico dalla Spagna mi ha parlato anche di un patto tra Milan e Real perché Florentino Perez dia il via libera a Galliani per Ribery (obiettivo anche di Florentino), vedremo. Magari aggiungeranno Mexes, Adebayor ed Hernanes. Magari. Capisco i tifosi del Milan, ma capisco anche le leggi di mercato. E basterebbero gli occhi di Kakà dopo il gol di Firenze: era commosso, emozionato, quasi stravolto, come se avesse davvero memorizzato che quella sarebbe stata l'ultima prodezza con la maglia rossonera. Capisco i tifosi, e lo ripeto: perché non sono stupidi e non hanno gli occhi foderati di prosciutto.
E adesso vi racconto una clamorosa storia della scorsa settimana (non posso dire in quale giorno): nessuno l'ha scritto, nessuno lo avrebbe saputo, se non fosse stato per un mio amico fotografo casualmente in azione da quelle parti. Goran Pandev entra in un albergo a pochi metri dall'aeroporto di Fiumicino, convocato dai "mammasantissima" dello Shakhtar Donetsk. Articolo 17 pronto: un indennizzo di circa tre milioni da pagare alla Lazio, briciole, e un favoloso contratto quinquennale da proporre a Goran. "Vediamoci di buon mattino",la proposta degli emissari ucraini, novelli Paperon de'Paperoni. Pandev arriva,lo fanno accomodare in una sala privata, discorso rapido rapido e proposta secca: quinquennale mediamente da cinque milioni di euro a stagione, roba da far girare la testa a uno che aspetta un segnale dalla Lazio e che nella Lazio non ne vorrebbe più sapere di restare. Pandev strabuzza gli occhi, guarda fisso nel vuoto, pensa e ci ripensa. Poi gli chiedono "firmi?", e lui si defila, ringrazia, stringe tre o quattro mani e si dilegua. Era tutto fatto, era tutto pronto, lui si era presentato dopo aver dato una disponibilità di massima, ma all'ultimo momento si è pentito. E ha detto "no, grazie". Quelli dello Shakhtar se ne sono andati imprecando (eufemismo): erano arrivati fino a Roma per farlo firmare, perché queste erano state le garanzie,altrimenti non avrebbero preso il primo aereo dall'Ucraina: mica dovevano gustare un gelato dalle parti del Colosseo... Qualcuno mi ha assicurato che Pandev ha un accordo già raggiunto con la Juve e che non vede l'ora che si mettano d'accordo le due società. Ma Lotito è un osso duro e nello stesso tempo c'è chi giura che il presidente avrebbe gli argomenti, intervenendo all'ultimo momento com'è solito fare, per convincere Goran. Io ci credo poco, ma intanto arrivano gli echi dalle imprecazioni ucraine: hanno sfiorato il colpo grosso, non lo hanno portato a compimento soltanto perché a Pandev (che non a caso poi ha preferito tornare immediatamente a casa per le vacanze) per mettere nero su bianco.
C'è un'estate più calda di quella che sta arrivando? Ibrahimovic: ormai si è capito che vuole andar via,Moratti finge di non averlo capito, evidentemente sa fingere bene. Ieri ha dichiarato che non si vede con la stessa maglia per tanti anni di fila, sembra un testamento calcistico nei riguardi dell'Inter che fu. E' incredibile come un tesserato che guadagna cifre pazzesche possa permettersi di fare simili considerazioni senza che nessuno (dell'Inter) lo stoppi in un modo o nell'altro. Lavezzi: il gesto di tagliare la corda senza avvertire nessuno del Napoli è stato di sicuro un gesto assurdo, ma se gli hanno promesso il rinnovo (come dice il suo manager) e poi non si sono fatti sentire resta il brutto gesto ma anche un minimo di ragione che si deve al "Poco". A proposito del Napoli: è tornato su Panucci, una trattativa che avevo anticipato lo scorso gennaio, per ammissione del suo manager Damiani, esattamente com'è piombata la Fiorentina sull'affidabile Christian. E qualche club inglese. Bisogna vedere se Panucci, lontano dal rinnovo con la Roma, sceglierà un allenatore amico come Donadoni (che lo ha corteggiato in queste ore), oppure deciderà di cimentarsi a Firenze, attratto dalla prossima Champions League. Nella lista del Napoli ci sono due giocatori del Torino:sia Natali (valutazione tre milioni, Marino lo ha avuto a Udine) che Dzemaili. La trattativa per Pellissier ha subito un piccolo stop,ma non è tramontata. D'Agostino: promesso sposo della Juve, prima scelta assoluta (con Ledesma a ruota)per un bel pacco di milioni e una contropartita tecnica (l'altra metà di Paolucci, che potrebbe essere girato a Parma o Siena, ed eventualmente un altro tra i giovani più interessanti della rosa juventina). Per sostituire D'Agostino ha messo in cima alla lista proprio Dzemaili, un altro bel duello con tanti concorrenti (anche tedeschi).
Capitolo allenatori: vi abbiamo messo da tempo sulla giusta strada per quanto riguarda Atzori (a Bologna), Papadopulo (confermato a Bologna), mentre - come sapete da giorni - per Novellino alla Reggina mancano i dettagli (Pioli alternativa, il presidente Foti ha avuto anche un contatto con Mario Somma in partenza da Mantova) per un contratto annuale. Conte a Bari ha fatto la cosa più logica: restare. Da domenica pomeriggio le sue percentuali di conferma erano 80 (su cento), la firma di ieri consentirà allo stadio San Nicola di essere ancora il Salone delle Feste, tecnicamente e tatticamente parlando. A patto che le notizie di mercato siano corpose e sostanziose. Questa è la settimana decisiva per Spalletti alla Juve: dipende dalla Roma (se lo libera, quando lo libera) e dal suo oneroso staff ritenuto troppo oneroso da Cobolli Gigli e Blanc, ecco perché Ferrara resta in sella. Ballardini è corteggiatissimo: l'Atalanta deve temere i sorpassi (della Lazio). Lotito aveva offerto 400 mila euro a Colantuono, a patto di rinunciare al preparatore: capitolo chiuso. Zamparini si orienta su Giampaolo (che il Siena non ha liberato), ma deve soprattutto meditare su un particolare: non si può coprire di insulti per settimane intere un allenatore e poi pretendere che Ballardini sia una spugna e accetti tutto. La rottura nasce da questi che non sono particolari, non certo da aspetti economici. Zamparini ha fatto cose eccellenti per la rinascita del Palermo, ma deve avere più rispetto per i suoi allenatori (vedi Guidolin, vedi Baldini): può criticarli, ma non torturarli con parole pesanti. In serie B il Frosinone sognerà Arrigoni fino a giovedì,altrimenti si orienterà su Campilongo. Difficile la conferma di Maran a Trieste (piace molto Gustinetti, protagonista a Grosseto).

Aprirò un ufficio con tanto di collaboratori, 24 ore su 24 e straordinari pagati, per rispondere alle domande degli amici di Facebook. Amici che spuntano da ogni angoli, da ogni zona d'Italia (e non solo).Un grazie di cuore ai 1394 fans (roba da arrossire) e a chi scrive di notte e di giorno, di pomeriggio e all'alba. Siete forti, siete instancabili. A chi mi chiede ancora le date degli speciali di mercato su Sportitalia, rispondo così: giovedì prossimo alle 20,30,poi collegamenti da Sorrento durante il Golden Gol del fine settimana successivo, quindi un appuntamento fisso tutti i giorni (dal lunedì al venerdì) a partire dalla 20,30. Devo delle risposte, intanto ringrazio per le bellissime parole Vito Cernera (Merino è un buon talento ma è importante che cresca tatticamente), Piero Pantaleo (il Bari deve puntare a una salvezza comoda come primo obiettivo), Danilo Sepe, Alberti Trenti (sono d'accordo, Di Vaio avrebbe meritato la convocazione, non capisco come Lippi faccia a dire che premia la meritocrazia espressa dal campionato), Giuseppe Ambrosio (per diventare direttore sportivo ci sono i corsi, ma conta soprattutto la passione), Giuseppe D'Ambrosio, Genni Spanone, Ernesto Luciano, Pasquale Tucci, Francesco Verde (spero di essere stato chiaro: secondo me il ciclo di Pierpaolo Marino a Napoli è finito), Matteo Malvicini (credo che sarà un Piacenza di giovani, ti terrò informato), Niccolò Bessi (l'Inter aveva in pugno Hernanes e poi l'ha mollato, facendo forse una cortesia al Milan, fossi Mourinho un regista basso lo prenderei lo stesso), Raffaele Manzo e Luca Esposito (il Napoli ha bisogno di quattro-cinque nuovo titolari negli undici, dopo Cigarini e Quagliarella ne mancano due-tre.La difesa sarebbe perfetta con Panucci; preferirei Cassano ad Amelia). Andrea Scala mi chiede del Pisa: disastro annunciato, caro Andrea, esattamente da quando è arrivato Pomponi con i suoi programmi superficiali. L'estate scorsa avevo pronosticato un Pisa da classifica difficile, altro che da playoff, lo avevo preannunciato al direttore sportivo Cinquini (non immune da colpe) con un sms, la squadra era stata costruita senza un criterio. Marco Castiello mi chiede un giudizio sul Gallipoli: onore a Barba, presidente concreto e appassionato, ma non mi convince Giannini per la serie B. Giuseppe Emanuele Frisone propone Nainggolan, centrocampista offensivo del Piacenza, per il nuovo Parma: buon talento, ci si può lavorare. Fabio Signorile pretende lumi sul possibile arrivo di Di Vaio e Macheda a Bari: Di Vaio resta a Bologna, Macheda può essere un'idea ma non mi risultano trattative avviate. Pierfrancesco Rizza sollecita approfondimenti sull' eventuale trasferimento di Keirrison alla Juve: è stato seguito, ma il Palmeiras chiede la luna. Mascalzone Salernino e altri nove tifosi del Lecce sollecitano il divorzio da Guido Angelozzi: in effetti il mercato è stato disastroso, improvvisato, senza un criterio. Non aver confermato De Canio è un'aggravante, Angelozzi ha già sbagliato con Papadopulo, sarebbe grave se... Sergio Trotti è stato puntualmente aggiornato sulle novità Milan. Marcello Bighellini papale papale: la Sampdoria è su Blanco? Buonissimo talento, ben monitorato, è stato a un passo dalla Lazio. Andrea Farini chiede lumi sulle conferme di Colomba e Soncin ad Ascoli: difficili entrambe, oggi è così. Matteo Scarvecchia snocciola mille nomi per il Napoli: Quagliarella è un ottimo e prelibato antipasto, fenomeno vero, purché sia un antipasto. Andrea Fagnani stima parecchio Dzeko del Wolfsburg (anch'ìo) e vuole un'anticipazione su Paloschi, eccola: il Parma farà di tutto per rinnovare la comproprietà con il Milan, questa settimana sarà determinante. Ad Emilio Picca (Molfetta) rispondo che anch'io sogno di vedere presto in Italia uno spettacolo (stadio bellissimo,tifosi appassionati e tante altre belle cose) come quello della finale di Champions. A Vincenzo Lamparelli prometto, molto presto, rivelazioni sul mercato del Bari. Devo una risposta ad Edoardo Giusti: progetto interessante, ma di difficile realizzazione dalle nostre parti. A Saverio Bucciantini senza giri di parole: Diamanti, secondo me, dovrebbe essere titolare fisso anche se giocasse con una gamba. Alfonso Di Gioia propone Abate alla Cafu e Di Gennaro alla Pirlo nel nuovo Milan. Camillo Condemi stia tranquillo: sarà una Reggina, almeno nelle intenzioni, da rapido parcheggio in serie B. Un telegramma per Alberto Greco: un numero dieci da Inter? Io prenderei un grande centrocampista centrale, svenandomi. Il Bologna di Tommasi Calanoni mi piace abbastanza. Quante possibilità per Merino al Napoli?, chiede Domenico Zincarelli: non mi risultano trattative in corso. Lorenzo Becciani chiede due laterali difensivi per la Juve: per la fascia destra sono d'accordo, a me Molinaro piace. Fabrizio Di Masi è troppo simpatico: "Alfrè, ma komm amma fa ku stu Lavezzi?". Già Fabrizio, komm amma fa?