Roma: la conferenza stampa completa di Spalletti
La conferenza stampa integrale (parola per parola) del tecnico della Roma Luciano Spalletti, alla vigilia della gara di coppa Italia contro l'Inter a cura di Romanews.eu.
Inter-Roma è un grande match, ma con assenze importanti. Panucci cosa ha?
"Sono due squadre che hanno qualche assenza. Tutte e due hanno una rosa a disposizione per esibire un buon spettacolo. Sarà comunque una bella sfida. Panucci ha sentito fastidio ad un ginocchio. Ha un di gonfiore al tendine rotuleo, gli fa male, per cui rimane a casa".
Recuperano Vucinic e Doni. Come stanno?
"Mirko si è allenato bene, ha recuperato dopo Torino. L'allenamento ha confermato che i miglioramenti erano effettivi. E' a disposizione. In questo ultimo periodo si è allenato spesso. Per Doni c'è ancora del lavoro da fare per perfezionare il recupero, ma ho deciso di portarlo perché in queste trasferte si va con tre portieri".
Mancini non ha fatto molto all'Inter fino ad ora.
"Non mi lascio turbare dalle partite e da quello che riesce a fare. Lo conosco bene. E' un buonissimo atleta, ragazzo serio e semplice, di grande qualità. Bisogna poi analizzare il contesto. L'Inter ha tanti calciatori. A volte bisogna sorprendere il giocatore e farlo giocare quando meno se lo aspetta. Mourinho sta gestendo molto bene. Per noi non è stato facile far partire Mancini. E' stata una volontà sua, diventa difficile trattenerli quando sono in cerca di nuovi stimoli. Farà comodo all'Inter e riuscirà a far vedere i suoi valori".
Con Menez si è migliorati dicono i numeri.
"Sono due giocatori di sicuro valore".
Oscar del calcio. Ha vinto Prandelli, lei è arrivato terzo. Cosa ne pensa?
"E' un oscar che va assegnato secondo la volontà dei calciatori. Si accetta. Mi fa piacere di essere arrivato terzo. Gli altri due hanno fatto bene. Bisogna chiederlo ai calciatori, che partecipano con piacere al gioco".
Vista la sconfitta di Bergamo, l'Inter che problema ha?
"Non ha nessun problema. Come ha detto Del Neri, l'Atalanta gioca bene al calcio. Ha fatto bene ed è stata brava a tradurre in gol le occasioni. Ma non sposta niente sul valore dell'Inter".
Chi sta avanti tra Roma e Inter in questo momento?
"Io penso che siamo alla pari e già sarebbe un grosso risultato. Dobbiamo andare a giocarci la partita".
I suoi giocatori rendono nonostante le tante assenze. Qual è la formula?
"Sono fortunato di avere questi grandi giocatori. Di allenatori bravi ce ne sono tanti, ma in serie A ci arrivano in pochi. Allenare in un contesto come quello di Roma non è facile. Poi viene tutto da se e si cerca di dare il massimo".
Come sta Totti?
"Ieri ha fatto tutto l'allenamento con i compagni. Oggi aveva un indolenzimento generale dovuto alla reintroduzione al lavoro. Ci siamo confrontati e lui è d'accordo con me nel proseguire con il lavoro per farlo entrare ancora di più con la condizione".
Inter-Roma è una finale anticipata. Ci perde la competizione?
"Ci sono comunque altre squadre forti. Sarà una partita difficile, domani onoreremo il calcio. Tutte e due avremo grandi stimoli di far bene per arrivare in fondo".
Oggi si è rivisto dopo tanto tempo fare lavoro differenziato sul campo Tonetto. Già è possibile stilare una tabella di rientro e farsi una idea sui tempi?
"Io dico che è prossimo a poter essere a disposizione, però è chiaro che il lavoro pratico, il lavoro diretto è quello fondamentale, può spostare di qualche giorno il rientro".
Una curiosità: le è mai venuto in mente di chiedere qualche rinforzo sulle corsie laterali per riproporre il vecchio modulo?
"Lo possiamo rifare ugualmente, in qualche situazione siamo riandati poi a riavere quell'atteggiamento di squadra e quel modulo tattico all'interno di qualche partita. Io sono fiducioso dei giocatori che ho a disposizione, lo dicevo prima nel momento negativo, figurati ora se non dò forza a quelle che sono le loro qualità. Va bene così, si va avanti così".
La Roma è la detentrice della Coppa Italia, cosa ne pensa di questo regolamento visto che i si va a giocare un quarto di finale secco in trasferta. Non era più giusto che venisse ospitata la squadra dell'Inter qui all'Olimpico?
"Perché siamo i detentori? Per quale motivo? Dove si gioca i quarti di finale viene tirato a sorte".
Non sarebbe più giusto che fosse giocata all'Olimpico?
"Viene tirato a sorte. E la sorte è andata che bisogna giocare a Milano. Testo o Croce. Testa a Roma, croce a Milano, bisogna giocare a Milano, che dico che era più giusto giocare all'Olimpico? Noi scegliamo tutte e due la prossima volta, testa e croce".
Un giudizio su Mourinho sino ad ora
"E' molto positivo. A me piace come persona che ha un confronto diretto, come gestione di squadra, soprattutto da un punto di vista tattico perché ha saputo cambiare la formazione. E' chiaro che poi diventa sempre più difficile perché poi la ricerca diventa di avere molti calciatori per quanto riguarda la lunghezza del campionato. Quando hai tanti calciatori poi devi tenere fuori qualcuno forzatamente. E l'Inter ha tantissimi campioni e un numero esagerato di giocatori per cui se si va sempre a cercare qualche problema gli si trova, però è primo in classifica, si è qualificato in Champions ed è ai quarti di finale della Coppa Italia. Secondo me quello che è stato il nostro confronto diretto è quello che più analizzo perché li ho visti giocare contro di noi, a Milano nella Supercoppa hanno giocato un bellissimo primo tempo, nel secondo meglio noi ma nel primo tempo hanno fatto una grandissima partita; in campionato quello che è successo l'avete visto, loro hanno fatto un'altra grande partita, per cui è quello che uso come possibilità di analisi e dico che è un Inter che gioca un buon calcio e che è pronta in tutte le competizioni. Poi da un punto di vista di gestione mi sembra una persona che sa gestire e gli reputo delle capacità anche ora che gli si vorrebbe trovare qualcosa come modo di interpretare e di valutare all'interno del contesto, io lo vedo leader della situazione, padrone e cosciente di quello che deve fare".
Analizzando a freddo il capolavoro di Baptista,un gol che potrebbe rientrare negli annali.
"Fa piacere perché sette giorni fa cadeva per terra negli scontri con gli altri avversari e ora riesce a rimanere in piedi, per cui ha fatto dei miglioramenti (ride n.d.r.)".
Potremmo aver trovato il centravanti?
"Come centravanti può giocare Totti, Baptista, Vucinic, Menez, Taddei come ha giocato altre volte e può giocare Perrotta, ne abbiamo sei. A noi non manca nessun calciatore in nessun ruolo, e Perrotta e Taddei hanno fatto quel ruolo facendo anche gol negli anni precedenti".
Un parere sulla vicenda Kakà e sull'epilogo di questa vicenda.
"Sia andato tutto naturalmente. Sono contento che sia rimasto a giocare nel nostro campionato perché vederlo, anche se da avversario è un bel vedere anche se comincia a portare la palla nello spazio con questa qualità e con questa efficacia di corsa e di fantasia perché è un giocatore che sa far tutto. Ha grandissimo ritmo e grandissima velocità. Sembra che il Milan gli abbia dato la possibilità di scelta, sembra che Kakà ha fatto vedere che poi qualche calciatore sceglie di rimanere in un contesto in cui sta bene al di là di quelli che sono poi i guadagni. Saprà sopperire alla mancanza di un introito importante e di conseguenza non ha fatto nessuna pressione".
Aquilani, è il momento che può giocare dall'inizio?
"Potrebbe essere anche il momento, si valuta poi quello che è lo scorrimento dell'allenamento. Anche lui ora ha un po' le stesse sensazioni di Francesco che abbiamo descritto prima, cioè spesso gli viene il dolorino di compensazione da più parti poi in base a quello che ha passato negli ultimi anni gli creano un po' di timore e ancora non riesce ad esprimersi. Di conseguenza diventa un gioco poi delle valutazioni per quello che sia meglio per lui ma soprattutto per la squadra".
Sono timori fisici o è paura?
"Sono timori perché probabilmente ancora i 90 minuti nelle gambe non li ha, poi che possano essere dolorini che vanno a ricadere in ciò che ha vissuto il timore gli viene, però dietro consulti e dietro analisi sta procedendo tutto bene, ma è chiaro che lui è in un momento di assestamento e di conseguenza vanno valutate bene più sfaccettature".
Ha già provato i rigori a fine allenamento?
"Non si sono provati, ci sono tanti calciatori che li possono battere e quello è soprattutto un momento che va a creare delle difficoltà sull'emotività. Per cui anche se vai nella gestione tecnica non ritrovi mai quel contesto reale lì".
Si è insediato il nuovo medico sociale, ci sono delle novità?
"Assolutamente no, abbiamo proseguito nello stesso modo di fare di prima, io non ho avuto bisogno di niente perché era quello che collaborava con Brozzi e di conseguenza è tutto abbastanza naturale".