Roma, Menez: "Ho tanto da imparare da De Rossi e Totti"
Jeremy Menez ha raccontato i suoi primi mesi da giallorosso alla rivista La Roma: "L'affetto del pubblico mi ha ripagato in pochi secondi di tutto il lavoro fatto sul campo nei mesi precedenti". La sua storia con il club capitolino è cambiata il 6 dicembre, al Bentegodi di Verona: "Quel giorno non è successo niente di particolarmente strano, penso che quella prestazione sia stata solo il risultato del fatto che nelle settimane precedenti avevo avuto la possibilità di allenarmi con continuità col gruppo e quindi di capire meglio gli schemi e i movimenti giusti da fare. Rivedendo, infatti, le altre partite e provando in allenamento con i compagni, ho semplicemente capito meglio come e quando fare certe cose in gara: a Verona ero quindi evidentemente preparato meglio, e penso si sia visto in campo, tutto qui. Sono felice, ma resto tranquillo con i piedi per terra. Prima dui queste partite non avevo avuto molte chance per mettermi in mostra, e anche per questo avevo chiesto ed ottenuto di parlare con Spalletti: lui nel colloquio mi ha ribadito la sua fiducia e incoraggiato ad allenarmi ed impegnarmi al massimo aggiungendo che a breve il mio momento sarebbe arrivato. E così in effetti è stato. Dopo la bella prestazione col Chievo, essermi confermato nelle gare successive mi ha dato ancora più sicurezza nei miei mezzi, facendomi capire cosa posso dare alla squadra. Adesso, però, devo lavorere sempre di più per dare continuità a questa fase positiva. Mi ha fatto particolarmente piacere la standing-ovation del pubblico in Roma-Bordeaux, vuol dire che la gente mi ha dato tempo ed ha capito. Devo dire che il grande affetto mi ha ripagato in pochi secondi di tutto il lavoro fatto sul campo nei mesi precedenti.
Mi ispiro a Cristiano Ronaldo e Ribery tra quelli più in vista adesso, Zidane se guardo al recente passato. Poi ripeto, a Trigoria ho tante cose da imparare anche da campioni come Totti e De Rossi. Mexes? E' stato un bel vantaggio per me avere in squadra una persona come Philippe, che oltre a parlare la mia stessa lingua conosce a fondo i segreti della squadra. Adesso stiamo risalendo la classifica , domenica dopo domenica. E' presto per dire dove arriveremo, noi guardiamo in alto, questo è certo. La Champions? Ognuno delle sedici squadre in corsa ha la possibilità concreta di arrivare in finale. E' impossibile dire chi, ma una cosa è certa: noi ci proveremo fino alla fine ad arrivarci. I tifosi ne parlano spesso".