Roma, sconfitta da Morganti e dal Genoa

Come c'eravamo lasciati, ci ritroviamo. Una Roma sfortunata, un arbitraggio sotto tono e un buon Genoa, fanno che il risultato finale sia 3-2. Nella prima di Campionato, la Roma a Genoa, perde i primi tre punti del Torneo. Succede tutto nel secondo tempo. Il primo tempo, comunque da segnalare come molto bello e con tanti capovolgimenti di fronte. Due squadre in salute, che fanno della corsa il loro atteggiamento tattico migliore. Il primo tempo finisce 0-0, ma da registrare una grossa occasione sprecata da Totti e qualche apprensione creata alla difesa Romanista da Crespo, in formato sempre verde. Per la Roma, grande possesso di palla e un Menez sopra le righe, che viene spesso fermato al limite del regolamento, senza che Morganti in pessima forma, prenda i giusti provvedimenti. Il secondo tempo, regala tutti i goal della gara. Inizia il Genoa con il nuovo entrato Criscito con Artur poco reattivo. Nemmeno il tempo di fiatare e tocca a Taddei, su respinta corta di Amelia. Totti prende le misure e subito dopo, su deviazione, con tiro da fuori area, beffa Amelia. La partita è molto maschia e ci si batte, colpo su colpo.
Buona la prova di Burdisso e di Andreolli che riescono a reggere all'impatto Rossoblu. La Roma potrebbe chiudere la gara ma in attacco il volume di gioco non viene finalizzato a dovere. Il Genoa trova con una punizione dal limite, con Zapater coadiuvato da Artur e dal piazzamento della barriera, la rete del 2-2. La Roma però non ci sta, il pari le sta stretto. Su azione di rimessa, Menez parte solo verso il portiere e Biava da ultimo uomo lo stende. Morganti sotto un fiume di proteste lo grazia e la Roma perde una grande occasione di rimanere fuori casa, in superiorità numerica, a pochi minuti dalla fine. Il finale regala il meglio, del peggio Giallorosso. La Roma è stanca e si chiude e su azione rocambolesca in area Giallorossa, lo stesso Biava, trova la rete della vittoria. Spalletti non ci sta e la Roma nemmeno a perdere così. I pochi cambi utili in panchina, non aiutano la Roma a mutare il risultato finale. Una sconfitta solo nel risultato, un arbitraggio già visto, fanno il resto. La Roma deve leccarsi le ferite e ripartire da una sconfitta che sa di beffa, ma deve dare la consapevolezza, che la squadra può far bene, direttore di gara permettendo. (Alessio De Silvetro)