Sabatini: "La Coppa Italia della Lazio la sento anche un po' mia"

L'attuale direttore sportivo del Palermo Walter Sabatini intervenuto a Radio Incontro nel corso della trasmissione "Diario di Bordocampo" racconta come ha vissuto la vittoria in Coppa Italia della sua ex squadra biancoceleste: "Ho festeggiato anche io per la vittoria della Lazio in Coppa Italia. Mercoledi sera l'Olimpico è stato uno spettacolo formidabile e un po' la sento anche mia questa vittoria. Sono appagato e soddisfatto dell'affermazione della Lazio e un po' questa vittoria mi compete perché ho lavorato in passato con questa società. La Lazio ha fatto scelte corrette che hanno prodotto un ottimo risultato, non solo in Coppa Italia ma anche in campionato ha fatto vedere, a parte qualche scivolone, di essere una grande squadra. Complimenti a Lotito e al mister Delio Rossi per il lavoro svolto in questi anni e voglio sottolineare anche il lavoro importante di Tare come filtro tra la squadra e la società. Nel calcio prevale anche il sentimento e in questo caso c'è un grande affetto per i calciatori e l'ambiente. Vederli festeggiare in quel modo mi ha emozionato".
Sbatini parla anche di Emilson Cribari: "Nella Lazio ho consolidato rapporti di affetto e di stima. mi dispiace però non aver visto salire alla ribalta nella vittoria in Coppa Italia Cribari. Per la Lazio ha fatto moltissimo ed essendo io un romantico del calcio ancora oggi ricordo le tredici viti in faccia a Bucarest. E un giocatore che per la Lazio ha fatto tanto, gli voglio bene e lo stimo. Il mio è un discorso di sentimento. Giornalisticamente posso capire che possa essere avvicinato al Palermo perché tutti sanno della mia stima verso il giocatore specialmente ora dopo la squalifica di Carrozzieri la pista Cribari può essere percorribile. Ma non c'è ancora nulla di concreto".
Muslera dopo la vittoria ha ringraziato Sabatini per essergli sempre stato vicino: "Gli voglio bene come fosse mio figlio. Specialmente nel suo periodo brutto gli sono stato vicino. Ci sono state situazioni pesanti che gli sono gravate addosso ma la sua forza l'ha portato a diventare un giocatore fondamentale. Lo stimo molto come persona e lo ritengo un grande portiere".
Sabatini esprime parole di elogio per Ousmane Dabo decisivo nella finale di Coppa Italia: "Il calcio può essere crudele e ingiusto. Basti pensare allo scivolone di Terry dal dischetto nella finale di Champions dello scorso anno. Sono contento che questa volta il calcio abbia reso giustizia a un calciatore che è forte e serio. L'abbiamo ripreso l'anno scordo valutando la sua caratura morale e sono contento che una Coppa così prestigiosa sia arrivata alla Lazio per piede di Dabo. Un ottimo giocatore e ragazzo straordinario. Tutti abbiamo voluto riportare Dabo alla Lazio e lui rappresentava un punto di riferimento sicuro e un giocatore di grande affidabilità. Sono molto contento che sia stato proprio lui a consegnare la coppa alla Lazio".
Il direttore sportivo del Palermo commenta la situazione contrattuale di Pandev e Zarate con la Lazio: "La questione del contratto di Pandev è difficile. Conoscendo il giocatore so che è molto attaccato alla maglia della Lazio e ha un grande affetto per questa società che l'ha cresciuto. Lui alla Lazio vuole bene e la situazione da questo punto di vista potrebbe subire una deviazione positiva. Pandev è tra i primi cinque attaccanti in Europa ma a un anno dalla scadenza del contratto la negoziazione diventa difficile. Lo stato d'animo del ragazzo e il suo ottimo rapporto con Lotito rappresentano un grande vantaggio per la Lazio. Per quanto riguarda Zarate - prosegue Sabatini- deve rimanere alla Lazio. Hanno la parola del giocatore e credo Lotito farà valere la clausola rescissoria. L'importante è che ci sia l'accordo tra la Lazio e Zarate. L'operazione sarà dolorosissima economicamente ma ne vale la pena perché allo stadio quando gioca Mauro si va più volentieri. Mauro si può definire con una sola parola, fenomeno".
Un' ultima battuta sulle dichiarazioni del presidente Zamparini dopo la sconfitta del Palermo a Siena: "Zamparini ha un linguaggio tutto suo, bastona e picchia duro in alcuni momenti ed è generoso in altri. Dopo la brutta partita di Siena nessuno poteva pensare che questa squadra sia un progetto attendibile. Però il Palermo ha sempre una avuto una forte reazione e non ha quasi mai sbagliato più di due partite di fila. Stiamo disputando un campionato dignitoso con dei risultati eclatanti. Lo sfogo del presidente è comprensibile perché nella circostanza il Palermo è sembrata una squadretta. Ma il Palermo domenica risorgerà al Barbera contro la Lazio"
Un'ultima battuta sulla sfida di domenica contro la Lazio: "Vorrei non giocare mai contro la Lazio ma il calendario purtroppo ce lo impone due volte l'anno ".