Sampdoria, prospettive di mercato per i saldi invernali
Così come nella vita di tutti i giorni, anche per il calcio italiano è tempo di saldi.
Il mercato di riparazione si sa offre sempre nella mente degli addetti ai lavori, così come dei tanti appassionati italiani possibilità importanti di risoluzione di problemi d'organico evidenziati nella prima parte di stagione o di tagli a mastodontiche rose da anni non più prerogativa dei grandi club.
Tra i sodalizi che si faranno trovare sicuramente pronti ci sarà la nostra amata Sampdoria.
Già perché la prima parte di stagione, solo da poche settimane andata in archivio, ha evidenziato alcune lacune d'organico, sia sotto l'aspetto qualitativo oltre che oggettivamente numerico.
Il presidente Garrone ed il direttore Marotta, consapevoli di dover dare "un'aggiustatina" ad un' organico comunque importante, hanno tracciato le linee guida già da tempo, sotto forma di un difensore o forse due in merito al caso Bottinelli, un centrocampista con spiccate doti offensive ed una punta "importante".
Di nomi ne sono stati fatti tanti; le voci più insistenti si sono concentrate su Raggi e o Pratali per la retroguardia, sull cileno Jimenez o sul pisano Genevier per la mediana e sul centravanti gigliato Pazzini da affiancare a Fant'Antonio.
Tre acquisti per reparto dunque, con la prospettiva di un paio di cessioni; quella di Stankevicius richiesto dal Torino e quella di Bonanni, mai entrato nei piani di Mazzarri.
Il ragionamento fila, la difesa và rinforzata sicuramente con un altro elemento fin qui carente e in caso di rimpatrio dell'argentino Bottinelli, puntellata con un altro centrale per non ritrovarsi con lo stesso problema iniziale.
A centrocampo la dinamicità non manca ma pecca di carenza in geometrie che solo Palombo può dare oltre ad un'adeguata copertura difensiva; ed il rientro del capitano blucerchiato sarà sicuramente "un' ottimo acquisto".
Ma c'è qualcos'altro che manca; quel pizzico d'imprevedibilità che Mazzarri chiese già appena arrivato a Genova, un "engance" come li chiamano in Argentina, ovvero un centrocampista dai piedi buoni, essenziale nell'ultimo passaggio, così come nel dare diversità ad un gioco altrimenti troppo prevedibile.
A suo tempo si parlò di Vigiani, vecchio pallino del mister livornese, ora il nome più gettonato è Jimenez, già giovane di belle speranze ai tempi della Ternana, poi vero e proprio globotrotter della pelota nostrana con passaggi a Roma sponda biancoceleste, a Firenze ed in ultimo al roster interista, di cui oggi è appunto un'esubero di lusso.
L'altro elemento di mediana su cui si è concentrato l' Ad Marotta è l'interessante "prospetto" Gael Genevier; francese in forza al Pisa che dopo un' importante rodaggio in terza serie con le maglie di Acireale e Sangiovannese è da una stagione e mezza tra i migliori registi della B.
Ed infine, un bomber d'affiancare al predicatore nel deserto Cassano.
È questo in sostanza l'obbiettivo per l'attacco della società. Un po' di perplessità a dire il vero lo dà l'accostamento del termine "bomber" al ragazzo di Pescia..
Bravo e dalle grandi qualità non c'è che dire ma spesso confinato in panca (anche nelle passate stagioni) per dare il giusto spazio a gente che con il goal ha un rapporto speciale come Toni e Gilardino.
Ma per l'appunto è proprio questo il dubbio che assilla molti supporters blucerchiati: come si possa cercare un "bomber dal grilletto facile" in Pazzini, il cui massimo di reti realizzate in una stagione sono stai i 9 goal della passata stagione?.
Si è parlato nelle ultime ore anche di Pellissier del Chievo, cui preferisco glissare, mentre la prospettiva Balotelli sinceramente attrae, sia per le potenzialità ancora inesplose, sia solo per l'idea che un ragazzo, baciato dagli dei della classe calcistica possa fare con un altro elemento anch'egli baciato da tale fortuna come Antonio Cassano.
Il punto è proprio questo, puntare su gente in esubero che magari non gioca da mesi con un prestito semestrale per "salvare" la stagione, o puntare ad un progetto che faccia di questi "scarti" elementi importanti del Doria anche in futuro? A noi semplici fans non è dato sapere ma si sa bene che con i progetti che si può creare qualcosa di buono, l'improvvisazione invece è spesso alle dipendenze capricciose della sorte, e raramente vincente.
In conclusione detto già di Palombo, rientro vitale per le sorti blucerchiate è importante sottolineare che in avanti la presenza di Bonazzoli ha probabilmente fatto il suo tempo; che il logorio del tempo non sta dando a Bellucci quella continuità necessaria per uno come lui, ma forse, e dico forse il vero bomber il Doria lo ha già in casa, si chiama Fornaroli e a meno che il mister non voglia una prima punta "fisica" ci si augura che il Tuna possa trovare quello spazio fin qui venuto troppo spesso a mancare, visto che le doti le possiede, e fa tanto pensare ad un ragazzo piacentino che pur senza particolari "squilli" in carriera tra campionato e coppe di goal ne ha fatti davvero tanti...