Secolo XIX, nasce l'asse di mercato Fiorentina-Sampdoria

La Viola fa pressing "alto": più su Campagnaro che su Palombo. Semplicemente per questioni di opportunità. Il capitano blucerchiato piace molto, ma è in una situazione particolare: il suo contratto scade nel 2010. Dunque: la Sampdoria vuole tenerlo, lui vorrebbe restare alla Sampdoria; bisogna vedere se le parti troveranno l'intesa per ritoccare e prolungare il contratto. Verso la fine della settimana, Marotta e il giocatore, rappresentato dal papà, si incontreranno. Le buone sensazioni dei giorni scorsi hanno lasciato spazio ad un po' di incertezza.
Perché è difficile che il centrocampista vada subito a Firenze? Proprio perché il contratto è in scadenza tra un anno. Se Palombo, ipotizziamo, vale dieci milioni, nessuna società sborserà tale cifra per comprarlo, quando può farlo il prossimo anno senza spendere un euro. Solo nel caso una squadra ne avesse davvero bisogno, allora potrebbe decidere di alzare l'offerta e magari proporre cinque milioni alla Samp. Che, ovviamente se non si dovesse trovare l'accordo, in quel caso lo lascerebbe andare. Altrimenti lo terrebbe fino alla scadenza per poi, purtroppo per lei, perderlo senza incassare.
Questa è la situazione. Società e Palombo la conoscono bene, per cui giocano a carte scoperte. L'intenzione della Sampdoria è ripartire dai tre tenori, Palombo, Cassano e Pazzini, per questo hanno messo in calendario molto presto l'incontro con il giocatore. Va da sé che andare al muro contro muro, cioè decidere di tenere il capitano della Sampdoria fino alla scadenza del contratto, non sarebbe il miglior modo per preparare la stagione ventura. A maggior ragione dopo che la gradinata Sud ha appeso (domenica scorsa, a Marassi contro la Reggina) un enorme striscione con scritto "Palombo capitano a vita".
E ieri al Franchi non sono mancate alcune domande su Palombo per Prandelli, che nei giorni scorsi aveva definito il blucerchiato come "un giocatore straordinario": stessa espressione usata per Crespo, che l'anno prossimo sarà in viola. "Ha incontrato Palombo?", gli hanno chiesto i cronisti. E Prandelli ha chiuso con una battuta: "Prima della partita ho visto Pazzini, non è che posso andare a cercare tutti i giocatori della squadra avversaria...".
Per tutti questi motivi, e per altri ancora, la Fiorentina fa più pressing su Campagnaro. Alla Viola manca un terzino destro. Zauri è della Lazio, e non sarà riscattato. Comotto non è male ma Prandelli vorrebbe qualcosa di meglio. Corvino ha messo gli occhi sul difensore argentino della Sampdoria, che in quel ruolo (terzino destro nella difesa a quattro) potrebbe fare addirittura meglio che nella difesa a tre di Mazzarri. Anche Campagnaro è un beniamino dei tifosi sampdoriani. Giocando con il consueto coraggio, nelle ultime partite si è ripreso l'affetto che gli era mancato a causa dei tanti infortuni patiti quest'anno. La storia della Sampdoria insegna che ogni anno si vende un pezzo pregiato per fare cassa. Non sarà sicuramente Pazzini, non dovrebbe essere Cassano, per Palombo vale il discorso fatto in precedenza, potrebbe essere Campagnaro, già vicino alla Juventus nello scorso mercato estivo.
Altri movimenti sull'asse Genova-Firenze dovrebbero essere quelli legati a Bonazzoli e Da Costa. A fine stagione i due, entrambi in prestito, ritorneranno molto probabilmente nelle rispettive società di appartenenza: Bonazzoli alla Sampdoria, Da Costa alla Fiorentina.