Siena, Giampaolo: "Io alla Lazio? Ora è presto, ma non ci credo"
Un solo punto nelle ultime 5 partite, la zona Uefa non più ad uno schiocchio di dita e soprattutto tanta aria di rivoluzione in casa biancoceleste, almeno per quanto riguarda la guida tecnica. A giugno, mese di scadenza dell'attuale contratto con la società biancoceleste, Delio Rossi potrebbe lasciare la panchina capitolina. E allora ecco che fioccano i nomi. Si dice che Lotito stia sfogliando la margherita dei candidati, composta da tanti petali: da un suggestivo ritorno al passato (Simeone), ad un vecchio pallino del presidente (Mazzarri), passando per una "giovane" scommessa da lanciare (Acori). Ma c'è un nome che farebbe da filo conduttore con l'attuale gestione tecnica: Marco Giampaolo, vecchio allievo di MastroDelio. Un interssamenteo, quello per il 41enne tecnico di Bellinzona, smentito nei mesi scorsi da Lotito, ma che non ha mai perso i crismi dell'attualità. E' proprio il tecnico del Siena che, intervenuto slle frequenze di Radio Radio, è tornato sull'argomento, negando, come giusto che sia, qualsiasi contatto: "Con queste notizie si destabilizzano soltanto gli ambienti. Non è giusto parlare a febbraio del destino di allenatori.
Al di là dei contratti firmati, che per qualcuno non contano più nulla, quello che conta ora è il presente. Qui non si parla di trasferimento di calciatori, ma di allenatori. Se si fosse parlato dei primi la cosa sarebbe stata più fondata, ma per i tecnici è più difficile. Non ci credo". Giampaolo si sofferma, poi, sull'attuale momento biancocelese: "Forse le responsabilità che le sono state date ad inizio stagione sono state troppe. Ma secondo me la Lazio ha fatto un grande lavoro: ha tanti giocatori importanti, in particolare in attacco, dove può vantare giocatori di primissimo livello. In più ha molto ringiovanito la squadra. Secondo me serve solo un po' di tempo".