Sudamericano Sub20: tutte le stelle del Futuro in Venezuela
Prima puntata speciale del "Volto Nuovo" di Tuttomercatoweb: da oggi e per le prossime settimane, assieme al nostro Francesco Letizia scopriremo tutto sul Sudamericano Sub 20 in programma in Venezuela dal 19 gennaio all'8 febbraio. Un torneo da cui emergeranno le nuove stelle del Calcio sudamericano del futuro, prossimamente nei migliori campionati d'Europa.
Con la sfida che all'Estadio Monumental de Maturìn (Venezuela) opporrà il Perù all'Ecuador, il 19 gennaio (ore 18.30) si aprirà la ventiquattresima edizione del Campionato Sudamericano Sub20, manifestazione per selezioni nazionali giovanili affiliate alla Conmebol. Il torneo, che originariamente avrebbe dovuto svolgersi in Perù ma che è stato spostato in Venezuela (a cui era già stata assegnata l'edizione 2011) per i problemi dello stato andino, è nient'altro che l'equivalente di un incrocio tra un "nostro" Europeo under 21 e quello under 19 (il limite d'età sono i 20 anni, dunque potranno partecipare solo i nati successivi al 19 gennaio 1988), con una formula diversa: le dieci nazionali sudamericane, divise in due gironi all'italiana di sola andata, si affronteranno fino al 28 gennaio, per poi dare il via successivamente alla fase finale, un girone a 6 con le migliori tre dei due precendenti raggruppamenti. La squadra che farà più punti nelle ultime 5 partite, verrà decretata campione di Sudamerica, ma altrettanto bene andrà anche alla seconda, la terza e la quarta: tutte infatti raggiungeranno la qualificazione al Mondiale Under 20 che si svolgerà a settembre in Egitto.
Una formula cervellotica, più facile da giocare che da spiegare, che permetterà agli osservatori di tutto il mondo di osservare i migliori talenti del Continente in cui stanno crescendo i nuovi fenomeni dei prossimi anni: solo per citare qualche nome, l'ultima edizione (Colombia 2007) ha messo in luce il capocannoniere del torneo Edison Cavani, ma soprattutto un certo Alexandre Pato ed altri giocatori sbarcati in Europa come Ever Banega, Mauricio Isla, Lucas Pezzini, Arturo Vidal e Mathias Cardacio.
Squadra da battere sulla carta, certamente il Brasile, quantomeno per essersi aggiudicato ben 9 delle precedenti 23 edizioni, compresa l'ultima: sulla carta però, l'organico più attrezzato sembra quello della solita Argentina bi-campione del Mondo di categoria, che nonostante i trionfi nelle ultime due World Cup non si aggiudica il trofeo continentale dal 2003, quando mattatore fu Fernando Cavenaghi.
Onde evitare scontri fratricidi anticipati, le due nazionali sono state inserite da testa di serie in due gruppi diversi: la Seleccion in quello A, in compagnia del temibile Perù (sorpresa dell'ultimo sub17 2007), dei campioni 2005 della Colombia, i padroni di casa del Venezuela e l'abbordabile Ecuador.
La Seleçao invece esordirà il 20 gennaio a Ciudad Guayana contro il Paraguay per il gruppo B: un girone più ostico, visto che a parte l'Albirroja, gli altri sparring patners saranno la Celeste dell'Uruguay (7 titoli in cassaforte), la minaccia del Cile (bronzo in Canada ai Mondiali) e la più tenera Bolivia... Basti pensare dunque che, Altiplánicos a parte, tutte le altre squadre erano giunte alla fase finale dell'ultimo torneo in Paraguay, mentre questa volta almeno una sarà costretta a fermarsi prima.
Per quanto riguarda la presentazione tecnica della manifestazione, verrà affrontata nelle prossime due puntate che precederanno l'inizio nel torneo: la prossima settimana verrà analizzato il raggruppamento A, per poi passare, proprio alla vigilia del calcio d'inizio, al secondo girone.
Nel frattempo si farà maggior chiarezza sulle liste ufficiali dei convocati delle varie nazionali, visto che per alcuni (nella fattispecie il centravanti del Chelsea Franco Di Santo ed il talento dell'Almeria Pablo Piatti) si attende la decisione della Fifa sulla loro partecipazione, un po' come accaduto in estate per le Olimpiadi di Pechino.
La copertura televisiva quest'anno sarà garantita in diretta in ben 60 paesi del Mondo: purtroppo, a meno di sorprese dell'ultima ora, l'Italia non è al momento tra questi e questo costringerà tutti gli appassionati alla ricerca di canali d'oltreoceano via satellite, internet o eventuali registrazioni.
Un sacrificio che però ci sentiamo di consigliare: viaggiare proiettati nel calcio del futuro è una soddisfazione che vale il prezzo dei disagi...Altrimenti, c'è sempre TMW!
Il Logo ufficiale della manifestazione (dal sito della Conmebol)