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Taranto, Blasi: "Resto solo se lo vuole la città"

Taranto, Blasi: "Resto solo se lo vuole la città"
mercoledì 20 maggio 2009, 19:132009
di Stefano Sica

"Se i tifosi vorranno ancora Blasi, stemperando le tensioni e le pressioni, e se le istituzioni potranno darci una mano, allora sono pronto ad avviare un progetto di grande rilancio, perchè a me piace fare calcio. Altrimenti non frapporrò alcun ostacolo ed avvierò una trattativa per la cessione". Lasciare o raddoppiare? Questo è il dilemma del patron del Taranto Luigi Blasi, le cui confessioni a cuore aperto sono state raccolte dal Nuovo Quotidiano (intervista di Mimmo Carrieri). "Ad oggi di acquirenti il dottor Vinciguerra non ne ha visti né sentiti - rivela il presidente rossoblu -. Se poi vogliamo dare credito alle voci ed a qualche dichiarazione estemporanea di qualcuno in tv in piena campagna elettorale per attaccare il sottoscritto, sono sicuro che nelle prossime settimane ne sentiremo parecchie.

La mia è una società tra le più longeve della storia del Taranto: ha ottenuto grandi risultati sportivi e dal punto di vista contabile non è sull'orlo del fallimento. A dicembre ho provato a ristrutturare la società, nonostante uno Iacovone chiuso per otto mesi, nessun incasso o sponsor, con l'indifferenza della politica e delle istituzioni. Ho chiesto pubblicamente scusa alla tifoseria per gli errori commessi: in risposta ho ottenuto sempre e soltanto insulti ed attacchi. Mi chiedo, con questa mentalità, chi possa eventualmente avvicinarsi alla società, investire milioni di euro sapendo di andare incontro a questi rischi".