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TMW A CALDO - Bologna-Inter, la voce dei protagonisti

TMW A CALDO - Bologna-Inter, la voce dei protagonisti
sabato 21 febbraio 2009, 21:292009
di Alessandro Mossini

L'Inter strappa tre punti a Bologna, espugnando per 2-1 un Dall'Ara commosso, commovente e tinto di rossoblù nel ricordo di Giacomo Bulgarelli. Per un tempo i nerazzurri sonnecchiano, ma passano in apertura di ripresa con Cambiasso, che realizza da due passi dopo una torre di Adriano su cui grava, nuovamente, il sospetto di un tocco galeotto con il braccio. Mihajlovic inserisce Marazzina e la partita cambia: il Bologna spinge a pieno, Julio Cesar è molto attento ad evitare l'1-1 per due volte ma deve capitolare sul colpo di testa di Britos, al primo gol in A. Due minuti dopo però il neoentrato Balotelli batte una punizione dalla trequarti, sul destro arcuato sfiorano in tanti, la palla sbatte sulla faccia interna del secondo palo ed entra. Con la forza della disperazione il Bologna si ributta in avanti e sull'asse Marazzina-Di Vaio confeziona la palla giusta, ma il colpo di reni di Julio Cesar è da fenomeni e salva i tre punti.

BOLOGNA

Non ha nulla da rimproverare alla sua squadra Sinisa Mihajlovic: "La prestazione è stata buona: avevamo chiuso bene gli spazi, dopo il pari ho pensato anche di vincere, poi è arrivata la doccia fredda del loro raddoppio. Bisogna fare i complimenti a Julio Cesar: il fatto che sia stato il migliore in campo è significativo. Nelle ultime tre gare abbiamo fatto un punto, ma potevano essere di più: purtroppo in ogni partita regaliamo qualcosa agli avversari, l'Inter poteva segnare in tanti modi, anche sui calci piazzati, ma significa subire gol a difesa schierata. Avrei preferito perdere per una grande giocata di Ibrahimovic anziché per errori individuali di concentrazione: l'Inter ha vinto più per via delle nostre disattenzioni che della sua bravura. Il braccio di Adriano? Dal campo mi sembrava di averlo visto, si parla tanto di volontarietà o involontarietà: vedremo come sarà giudicato quando capiterà a noi. Io so solo che quando giocavo le braccia quando saltavo le tenevo alte, non basse. Comunque i nerazzurri sono la squadra più forte e quadrata che ho incontrato da quando alleno il Bologna: penso che abbia le carte in regola anche per battere il Manchester. Il ricordo di Bulgarelli? Sapevo quando sono arrivato che Bologna è una delle piazze più importanti d'Italia e oggi la gente di Bologna lo ha dimostrato: il minuto di raccoglimento per Bulgarelli è stato da brividi, un silenzio assordante. Sono orgoglioso di poter allenare questa squadra e vivere in questa città".

Primo gol italiano per l'uruguagio Miguel Angel Britos, che aveva messo a segno con un perentorio colpo di testa la rete del pari: "Al gol mi sono commosso: mi sono ricordato la mia prima partita dall'inizio contro l'Udinese: ci ero rimasto male perché sono stato espulso dopo 13 minuti e avevamo perso per colpa mia. Era la rete del pari ed ero felicissimo: peccato per aver perso, ci avevamo creduto e per noi sarebbe stato un punto importante. Sul gol di Balotelli non l'ha toccata nessuno: abbiamo marcato male e abbiamo sbagliato, tutta la squadra si è arrabbiata perché non si può prendere un gol così".

INTER

Soddisfatto per una prova di maturità da parte della sua squadra Josè Mourinho: "E' presto per esultare, ci sono 30 punti ancora a disposizione in campionato, c'è ancora tanto in ballo. E' stata una bella vittoria contro un avversario molto difficile da battere e questo aumenta la valenza del nostro successo: il Bologna è una squadra difensivamente ben organizzata, segna sempre il suo gol, ha il carattere e la faccia del suo allenatore, porta sul campo aggressività e voglia di vincere. Julio Cesar non ha toccato palla per 75 minuti, poi ha fatto un intervento da fenomeno: è la bravura del portiere delle grandi squadre, che viene chiamato in causa una volta a partita e deve farsi trovare pronto. Sono contento per Mario: è la fortuna di ogni allenatore quando un giocatore entra e segna il gol della vittoria. E' entrato con grande voglia, buon dinamismo, ha fatto anche il lavoro difensivo: mi piace quando un giocatore capisce la strada che deve fare, per noi il suo gol è valso due punti in più. In questa partita ci siamo allenati sulle palle inattive in vista del Manchester. Ho voglia di giocare quella partita: la prima cosa che dirò ai giocatori è che ho grande fiducia di potercela fare. Questa sfida arriva in un momento di gioia, entusiasmo e fiducia".

Contento anche Esteban Cambiasso, autore del gol che ha sbloccato la gara: "Sono soddisfatto di essere tornato a segnare, perché è stata una rete importante, che ha sbloccato la partita. Sul gol di Britos ero sul palo: non l'ho battezzata fuori, mi stava finendo contro il braccio e mi sono spostato, perché sarebbe stato rigore e rosso, purtroppo è finita dentro lo stesso. Uno a uno, mettiamola così. Ora pensiamo al Manchester United: siamo carichi, vogliamo fare bene. Ma anche se passassimo il turno dobbiamo convincerci che non abbiamo ancora fatto nulla: sono solo gli ottavi di finale".