Torino, Dzemaili verso l'esclusione
Sembra una battuta, invece, da quanto traspare dalle ultime indiscrezioni novelliniane, lo svizzero non piace al mister granata e l'intenzione è quella di relegarlo in panchina. Troppo timido, forse anche troppo tecnico, ma poco produttivo in campo. Domenica l'ha sostituito perchè, secondo Monzon, aveva giocato malissimo, peccato che al giocatore non sia piovuta nemmeno un'insufficienza nelle pagelle del lunedì e parecchi hanno storto il naso alla sua sostituzione. Ciò che di buono aveva fatto De Biasi, Novellino lo sta mandando al macero. Eppure Cairo puntava molto sul gioiellino ex Bolton, con il club inglese si era pure stabilita la cifra del riscatto, 2 milioni di euro. Dzemaili ha addirittura superato Rosina nelle simpatie dei tifosi e la sua maglia è stata la più venduta.
Non solo, lo svizzero ha avuto attestati di stima da altre squadre e anche dai commentatori Sky. E' stato elogiato da Oriali dell'Inter e Corvino della Fiorentina pare l'abbia puntato. Fine della storia? Almeno per quest'anno pare di sì, poi a giugno, in base a quello che deciderà la società, se tenere o meno Novellino, si decreterà anche la sorte del giocatore che, da gioiellino il cui prezzo poteva crescere, ora rischia di diventare un caso ed essere deprezzato. Certo, se Dzemaili non dovesse giocare ci penserà lui stesso a chiedere di andarsene. Ci sembra però uno spreco questa decisione, uno dei pochi talenti che si sono affacciati nel Torino post Cairo, messo in un angolo ci sembra una decisione priva di motivazioni serie, sarà che noi, che non abbiamo l'onore di sedere in panchina, capiamo nulla di calcio, però la scelta sembra rischiosa e sconsiderata.
Non per mancare di rispetto a Diana, ma se sono questi gli uomini su cui punta Novellino, c'è qualcosa da rivedere nelle sue scelte. Così pare assurdo tenere in panchina Barone che certamente a giugno se ne andrà e anche in questo caso sarà deprezzato, con notevoli danni economici per il Torino, che sull'ex rosanero aveva investito molto. Ora tutto è riposto in Gasbarroni, altro uomo di fiducia di Novellino. Comunque Cairo ci pensi bene prima di far svalutare il patrimonio calcistico del Torino. Un presidente non dovrebbe entrare nelle scelte tecniche del suo mister, ma in questo caso un suo intervento ci sembra doveroso.