Torino: ecco cosa serve per migliorare il centrocampo
Pochi giorni fa abbiamo parlato della difesa, il reparto più bistrattato e più incerto di queste prime 17 giornate di campionato. Ma la zona del campo che più ha subito cambiamenti ed esperimenti di vario genere è invece la mediana. Dopo aver cominciato con un incerto centrocampo a tre, il Toro è passato ad un ben più solido centrocampo a quattro. Ma qual é ora il problema?
Servono degli esterni veri. Sulla destra, il problema sembra essersi risolto, poiché Abate garantisce sicurezza e continuità. Se arrivasse un terzino destro, si potrebbe immaginare una staffetta tra lui e Diana. La concorrenza sarebbe positiva per il rendimento dei giocatori (dovranno guadagnarsi il posto da titolare) ma potrebbe rivelarsi negativa se l'escluso di turno cominciasse a mugugnare (tra i due, il più propenso potrebbe essere Diana).
L'incognita è la fascia sinistra. Finora sono stati utilizzati due giocatori, Rubin e Rosina, in quella posizione. Ma nessuno dei due è un'ala. Rubin in passato ha giocato in quel ruolo, ma in serie C. L'ex Cittadella non riesce a spingere abbastanza ed il risultato è che spesso non supera la trequarti. Rosina invece tende ad accentrarsi, lasciando quella zona scoperta, quindi lavoro doppio per il terzino e il mediano interno. Serve un'ala sinistra di ruolo.
Un problema che potrebbe saltar fuori più avanti è l'alternativa a Dzemaili. Corini rientrerà a breve, ma nel suo futuro potrebbe esserci un ruolo in società. Pensare già adesso ad un vice-Dzemaili, consentirebbe di non arrivare impreparati alla sessione estiva. La priorità resta però l'esterno sinistro. Per tutto il resto, c'è tempo. Anche perché le risorse di Cairo consentono solamente acquisti "mirati". Se poi si riuscisse a far cassa con qualche cessione (magari in attacco), tanto meglio.