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U.S.Avellino, 1912-2009: una storia lunga 97 anni

U.S.Avellino, 1912-2009: una storia lunga 97 anni
domenica 12 luglio 2009, 18:162009
di Michele Criscitiello
L'INTERVENTO DEL NOSTRO DIRETTORE, MICHELE CRISCITIELLO, NATIVO DI AVELLINO.

La bandierina di Juary, i gol di Barbadillo, le magie di Dirceu. Dai 10 anni consecutivi (1978-1988) vissuti da protagonisti in serie A alla parata di Landucci a Pescara contro il Gualdo Tadino. Il 19 giugno della finale al Partenio contro il Napoli, prima ancora il gol di Marra a Crotone in uno Scida colorato da 15 mila tifosi biancoverdi. Il gol di Rivaldo all'89' nella finale play off in C1 con il Foggia. Chi conosce la storia dell'Unione Sportiva Avellino, dal 1912, avrà capito tutto di queste righe scritte con passione e tristezza. Il ricordo di 97 anni di storia gloriosa, appartenuti ad una Provincia innamorata e ad una città di 60 mila abitanti che seppe rialzarsi anche dopo il Terremoto del 1980. Avellino salvo in serie A, con un campionato disputato in campo neutro e 5 punti di penalizzazione da smaltire. E' finito tutto! Un fallimento non ha colore. Ricevo mail dai tifosi della Salernitana (opposta fazione) soddisfatti della morte del Lupo.

Ricevo, sempre da Salerno, mail di tifosi dispiaciuti perché la rivalità non ha nulla a che vedere con le sciagure imprenditoriali di personaggi ai quali non è mai appartenuta una fede, quasi, centenaria. Non ho visto un solo tifoso irpino gioire per le disgrazie granata, quando Aliberti fece il "botto". Napoli, Benevento, Salernitana, Casertana, Savoia, Turris... Avellino era l'eccezione. "Sempre gli stessi dal 1912". Penso ai tifosi di Pisa, Treviso e Venezia; la loro passione senza confini.
Si ripartirà dalla serie D, con onore e dignità, senza sciacalli e finti imprenditori.
Il vecchio Lupo è morto. Queste righe le dovevo ad una Provincia che solo da domani si renderà conto di quello che ha perso ieri.