Udinese, Fedele: "Il punto debole dell'Inter è Mourinho"
Sei punti in due partite: settimana da incorniciare per l'Udinese che ha battuto nell'ordine prima il Milan poi il Genoa. Mr Adriano Fedele analizza il momento dell'Udinese, partendo proprio dalla gara contro i rossoneri, in esclusiva per Il Friuli/Udineseblog.
"Il Milan mi è sembrata una squadra ormai finita, all'anno zero. Pato è stato inguardabile. Inzaghi, che ha 40 anni, ha fatto quattro scatti in profondità in quindici minuti. Lui no. E Leonardo? Sembrava che invece che concentrarsi sulla partita si stesse già preparando alla sala stampa. Al Milan manca tutto, anche la condizione atletica. Mandano in campo un Kaladze, che con il calcio non c'entra più niente. Nell'Udinese, che comunque ha giocato bene, mi è piaciuto soprattutto Isla. Ha velocità, sa inserirsi, ha forza, corsa, tecnica, sa inventare: è un terzino in cui mi riconosco. E poi, per quanto visto, l'Udinese non può fare a meno di Sanchez, ma nel suo ruolo vero, non da esterno".
Udinese in salute: "Il rammarico è che secondo me potrebbe essere al posto della Samp, che gioca con un Tissone che qui non vedeva il campo. Le manca solo un centravanti che segni: Flores deve tirare fuori il carattere, di tecnica ne ha da vendere. Poi Totò: tutto quello che tocca diventa oro: sta tenendo in piedi l'attacco, bisognerebbe fargli un monumento. Adesso che si gioca con il 4-4-2, lui può spendere meno energie e fare meglio. Il punto è che nell'anno dei Mondiali, difficilmente lo scudetto lo vince una grande. L'Udinese potrebbe tentare".
Intanto sabato si va a San Siro. Come vedi l'Inter,tu che sei anche ex della gara? "Nonostante l'allenatore, potrebbe vincere. Sì, perchè secondo me il punto debole dell'Inter è Mourinho. Merita dieci in comunicazione, ma come tecnico ne ha almeno diecimila al pari suo. Del Neri è il miglior allenatore che c'è in Italia adesso. Le grandi squadre però vanno a cercare ex giocatori senza esperienza di panchina: c'è la moda di Guardiola. Ma guardate Leonardo: ci ha messo sei ore a cambiare Pato, quando chiunque l'avrebbe levato dopo un quarto d'ora. Qui si sottovalutano gli italiani per cercare gli stranieri. Io mi levo il cappello davanti ad uno come Del Neri, un orgoglio per i friulani. Dell'Inter mi ha impressionato la difesa vista contro il Barcellona, brava negli spazi stretti. Peccato che si sono dimenticati che giocavano a San Siro. Con una difesa così sarà dura anche per Di Natale, ma se allargano gli spazi.. Il centrocampo, poi, deve essere rapido. Sarà una partita molto importante, non è retorica. Secondo me può anche determinare le ambizioni dell'Udinese. Se riescono a far esplodere Flores, possono anche puntare allo scudetto. Sinceramente, non vedo grandi concorrenti. Questa sarà la partita che misurerà le ambizioni dell'Udinese. Se escono imbattuti da San Siro, possono dire la loro per lo scudetto".