Udinese: Il punto della situzione di Adriano Fedele

Anche Adriano Fedele sottolinea, nel suo appuntamento settimanale con i lettori del Friuli/Udineseblog, l'importanza della quinta vittoria consecutiva per la squadra bianconera.
Quinta vittoria consecutiva e nuovo record abbattuto in questa stagione per l'Udinese. A questo punto credere nella Uefa diventa quasi un obbligo: "Come ci insegna Mourinho, conta il risultato ormai, non il gioco. E' doveroso levarsi il cappello davanti ad una striscia di cinque vittorie consecutive in serie A. E' giusto dare atto a giocatori ed allenatore di aver saputo rimettere in piedi una barca che faceva acqua quasi da tutte le parti. Il Milan non ha vinto, gli altri risultati hanno giocato a favore dell'Udinese: siamo in corsa per la Uefa! Il Cagliari mi sembra in calo e comunque l'Udinese gli è superiore come qualità. La Roma, che ha anche rischiato di perdere, è in disfacimento. E' vero, molto dipende anche dagli altri. Ma l'Udinese non ha niente da perdere e le cinque vittorie sono un buon ricostituente. Contro il Milan se la deve giocare: Ancelotti non ha la fortuna di Mourinho e loro sono anche senza portiere".
Con che spirito il Milan verrà ad Udine? "Certamente non vorrà perdere e farà la sua partita. Una sconfitta onorevole del Milan, però, non farebbe male a nessuno, tanto meno all'Udinese. I bianconeri hanno ottenuto questo nuovo record giocando senza Di Natale: non voglio sminuire il giocatore, ma il morale altissimo sicuramente sarà di aiuto".
Nella vittoria di Roma, quali i meriti dell'Udinese e quali i demeriti della Lazio? "La Lazio ha fatto un gol bellissimo con Rocchi. Poi però l'aspetto mentale diventa determinante. Loro dietro non sono impeccabili e lo dimostrano i tanti gol presi. L'Udinese non aveva più niente da perdere. Anche un pari non sarebbe servito, ed era giusto rischiare. E' stata determinante anche la sostituzione di Sanchez con Floro e un D'Agostino che ultimamente trova sempre la via del gol. Marino ha saputo leggere la partita. Ha tolto Sanchez, che pure stava facendo bene, perchè cercava qualcosa di più. E Floro gli ha dato quel qualcosa".
Flores sembra davvero un panchinaro di lusso: "Lo è davvero. E' uno capace di entrare e cambiare subito la partita. E' uno rapido nei primi movimenti, nell'uno contro uno. Una punta vera. Trovarsi al limite dell'area è pane per i suoi denti. Sanchez è più un centrocampista d'attacco, è veloce, non rapido come Floro. E' uno che rientra, salta l'uomo a metà campo. E' essenziale, ma non da ultimi venti metri".
Bello e significativo il gesto di D'Agostino che ha lasciato tirare il rigore a Quagliarella: "Di solito è giusto che i rigori li tirino gli attaccanti. Il gesto dimostra che il gruppo è compatto. Se non c'è questo, non ottieni risultati. L'unica eccezione è stata la Lazio di Maestrelli, in cui giocava anche Chinaglia: sono riusciti a vincere lo scudetto con un gruppo disastrato. Anche nell'Udinese ad un certo punto sembrava non esserci più gruppo: evidentemente il momento difficile li ha compattati".