Udinese, Marino: "Spero rimangano tutti"

Gara importante per il finale di campionato bianconero, quella di sabato a Roma. La Lazio, si dice, avrebbe già la testa alla finale di Coppa Italia. Marino mette in guardia: "Se pensiamo che loro hanno già la testa alla finale, è meglio non partire nemmeno per Roma".
Spiega: "Non sarà certamente una gara soporifera. Chi scenderà in campo per la Lazio vorrà fare bene, sperando così di guadagnarsi un posto da titolare per la finale".
L'Udinese, come arriva a Roma? "Dobbiamo solo verificare le condizioni di Felipe, per capire se è disponibile. I diffidati spero si sappiano gestire bene".
La Lazio avrà delle assenze importanti. Qual'è il giocatore più pericoloso tra quelli che scenderanno in campo? "Hanno validi sostituti, la formazione è competitiva".
Il gruppo crede nel sesto posto. Non è uno svantaggio giocare in anticipo rispetto alla Roma? " Dipende dal risultato.E' inutile però attaccarsi a questo. Le regole a volte possono favorire una squadra, a volte un'altra. Inoltre, non facciamo la corsa solo su una squadra.Bisogna anche vedere il calendario delle altre. Ad esempio il Palermo ha un calendario molto positivo".
A questo punto, vista la situazione, è grande il rammarico per i punti persi in quel periodo buio: "Si parla sempre di quelle undici partite. Bisogna vedere il lavoro di due anni. Tanto i punti non ce li tornano. Dobbiamo pensare a migliorare e guardare sempre avanti. Metterei la firma per sbagliare in ogni stagione solo due mesi. E' inutile rimpiangere i punti persi ormai. Adesso dobbiamo vivere le partite una per una, dando tutto come negli allenamenti. Non c'è più tempo per recuperare. Guardiamo al lavoro fatto e ai giovani valorizzati".
Tra questi, chi l'ha sorpresa di più: "Asamoah è stato una sorpresa positiva, ha fatto un processo di crescita notevole ma graduale, anche per la continuità di rendimento".
E Pasquale? "Lui già giocava in A. Forse all'inizio può aver avuto qualche problema di adattamento".
Vede bene Corradi come sostituto di Quagliarella? "L'Udinese spera di non vendere nessuno, speriamo rimangano tutti. Se dobbiamo migliorare, certo non andiamo a cedere giocatori di livello. Però se questi chiedono di andare in squadre superiori, non si possono trattenere. Dovendo giocare meno partite, è logico che numericamente ci sarà qualche giocatore in meno. Però andranno via quelli che hanno avuto meno spazio, non quelli con un renrdimento altissimo".
Sarebbe favorevole alla figura di un allenatore manager anche in Italia? "Sono contento di come funziona qua. Questa è la nostra cultura. E' giusto dare continuità ad un allenatore, come ha fatto il Milan. A volte il cambiamento di allenatore può essere utile, altre no. Ma almeno se ci sono cambiamenti lavoriamo tutti"
Le squadre italiane a livello europeo non hanno brillato. Il nostro calcio è inferiore a quello europeo? "Non è inferiore, ma è fatto di episodi. Come ad esempio è successo all'Inter che nel momento cruciale si è trovata con molti infortunati. In fondo siamo ancora campioni del mondo in carica. Non credo che siamo inferiori ad altri, solo perchè non siam arrivati in finale".