Mezzocorona, Colella responsabile giovanili

Nuovo arrivo in casa Mezzocorona: non ci riferiamo ad un giocatore per la prima squadra, ma del nuovo responsabile del settore giovanile. Si tratta di Giovanni Colella, che andrà a ricoprire un ruolo fondamentale nell'organigramma gialloverde. Il contratto è stato firmato questa mattina alla presenza del vicepresidente Claudio Tonetti, del direttore generale Monica Morandini e del responsabile della prima squadra e berretti Massimo Macchi. Il progetto è biennale, nella volontà di dare continuità ad un lavoro importante. La scelta del Mezzocorona è ricaduta su un allenatore (ma nel Mezzocorona non sederà in panchina) che ha grande esperienza e conoscenza dei settori giovanili. Classe '66, nato a Salerno ma da tanti anni in Veneto, da giocatore ha avuto una carriera breve, a causa degli infortuni, tra San Donà e Treviso. Poi, all'inizio degli anni Ottanta, ancora studente, ha intrapreso la carriera di allenatore. Prima tutta la trafila nel San Donà, dai pulcini alla Berretti, poi il salto a Belluno, dove ha guidato la serie D ed è stato responsabile del giovanile.

Quindi Treviso (Berretti), Jesolo (serie D) ed ancora a San Donà per quattro anni, tra serie D ed Eccellenza, con un occhio sempre attento ai ragazzi. Nella stagione passata è subentrato sulla panchina del Monselice in Eccellenza. E, da oggi, inizia la nuova avventura targata Mezzocorona. "Non pensavo che sarei tornato a rivestire questo ruolo - ha detto - anche se in tutti questi anni ho sempre rivolto particolare attenzione ai settori giovanili. La proposta del Mezzocorona rappresenta una chiamata importantissima per me: da osservatore e parlando con tanti addetti ai lavori conoscevo bene la realtà gialloverde e sono veramente felice di farne parte. So di trovare una società molto seria e con grande entusiasmo, che dà moltissima importanza alla crescita e alla valorizzazione dei ragazzi. Il mio incarico sarà ad ampio raggio: prima la selezione dei giovani, poi la loro cura in collaborazione con i vari allenatori per farli crescere il più possibile. Il compito è gravoso, ma molto stimolante e non vedo l'ora di iniziare".