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Atalanta, Bellini: "Novara? Le critiche ci scivolano addosso"

Atalanta, Bellini: "Novara? Le critiche ci scivolano addosso"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Mariani/tuttoatlanta.com
giovedì 14 ottobre 2010, 15:502010
di Lorenzo Casalino
fonte TuttoAtalanta.com
Il terzino fa autocritica sulla partita di Novara: "Serve più equilibrio, forse non siamo ancora maturi in certe situazioni di gioco". Sui gufi: "Noi lavoriamo e andiamo avanti lo stesso. Sabato c'è l'Ascoli, ci rifaremo"

Dopo l'inatteso rovescio di Novara, a prendere la parola - come spesso è accaduto nel recente passato nei frangenti più delicati per l'Atalanta - è il vicecapitano Gianpaolo Bellini, che ieri sera ha portato la fascia di comandante in campo al posto dello squalificato Cristiano Doni. E dire che lo schivo terzino di Sarnico, fasciato dai colori nerazzurri da una vita, a inizio stagione aveva promesso che si sarebbe offerto a microfoni e taccuini il meno possibile. Ma ora c'è l'onore ferito della Dea da difendere: e chi può farlo meglio di un bergamasco e atalantino doc?

Allora, Gianpaolo, una sconfitta maturata per schegge di follia nel giro di due minuti, dopo un buon primo tempo.
"Ci è mancata più che altro la continuità tra un tempo e l'altro - confida ai microfoni di TuttoAtalanta.com - perché nei primi quarantacinque minuti la partita l'avevamo fatto noi. L'approccio è stato quello giusto, ma forse siamo stati troppo belli a discapito della concretezza. Basta un niente perché le cose girino, e il ritorno in pompa magna del Novara nella ripresa ci ha colto un po' impreparati".

L'impressione di tutti è quella di un calo di ritmo abbastanza netto nell'arco dei novanta minuti.
"Non si può puntare il dito contro lo stato di forma e la tenuta atletica del parco giocatori dopo poche partite. E' un giudizio che si può emettere più in là nel tempo, ora come ora sarebbe prematuro. Perdere non piace a nessuno, ma abbiamo la fortuna di poter dimostrare di essere un gruppo solido e compatto tra due giorni, contro l'Ascoli".

Molti parlano del presunto fallo da te subito e non sanzionato come della chiave di volta del big match per il secondo posto.
"L'arbitro non ha fischiato, ma io l'intervento scorretto l'ho subìto eccome. Spesso sono gli episodi a determinare le svolte, soprattutto quando si gioca meglio dell'avversario di turno. A Novara è andata proprio così: è vero che ci hanno infilato con un paio di contropiedi, ma anche che il là alla vittoria altrui è arrivato da un fallo non visto".

Molti osservano che la reazione che ci si aspetterebbe da una grande della cadetteria non c'è stata.
"Abbiamo continuato a spingere e attaccare anche dopo il rigore del 2-0, episodio parimenti sfortunato. Non era facile provare la rimonta, è successo tutto in fretta. Il carattere non ci fa difetto, e le critiche seppur inevitabili ci scivoleranno sopra come l'acqua. Torniamo al lavoro e prepariamo la prossima corsa, non c'è altro da fare. Se non, appunto, tapparci le orecchie per non sentire le malelingue".

Farsi infilare nelle ripartenze da una neopromossa, dopo aver alzato il baricentro sullo 0-0, per un'Atalanta che aspira alla promozione diretta non è il massimo.
"Serve equilibrio, sempre. Forse da parte della squadra, in certi frangenti, c'è ancora un pizzico di immaturità. E' evidente che non tutto va per il verso giusto, altrimenti non saremmo qui a parlare di un insuccesso. Ripartiremo dalle difficoltà incontrate per superare i nostri limiti, già da sabato".

L'attacco, in occasione delle due sconfitte stagionali (la precedente a Siena, Ndr), ha fatto obiettivamente cilecca... Come dire che se là davanti non si svegliano, per l'Atalanta si fa dura.
"So benissimo che c'è voglia di montare un caso che non esiste e non ha ragion d'essere. Siamo una squadra, però, e nessuno di noi si sognerebbe mai di dare la colpa di una battuta d'arresto ai singoli o, peggio, a un intero reparto. Chi deve segnare va aiutato ad esprimersi al meglio, perché prima o poi si sblocca comunque. Ardemagni, per dire, sta facendo del suo meglio ed è un grande giocatore: perché mettergli la croce addosso quando perdiamo e il suo tabellino rimane immacolato?".

Concludiamo con il gap che state accusando dal Siena. E' vero che mancano trentatré tappe al traguardo, ma sei punti dopo nove giornate cominciano a essere tanti.
"Si dice che i conti si fanno alla fine, no? Beh, vale anche per noi e per il campionato di serie B. Nessuno ha ancora vinto niente, nessuno è perduto. Tanto meno noi, che abbiamo un ruolo da superfavoriti da onorare. Ma per noi stessi e i nostri obiettivi, non certo per far piacere a chi si diverte a fare i pronostici...".