Atalanta, Chevanton: "In campo lotto sempre"
Che personaggio, questo Chevanton. Segna un gol che può cambiare la stagione e commenta subito così il buon punto preso a Bologna: "Mi dispiace non essere riuscito a segnare il mio primo gol in casa, davanti ai nostri tifosi. Volevo entrare e segnare già con il Napoli - sorride la punta atalantina ai microfoni de L'Eco di Bergamo - Sono felicissimo, certo, è stato un gol importante perché non meritavamo di perdere. Ma lì per lì non ho nemmeno esultato e sono andato a recuperare il pallone. Ero convintissimo di vincerla e non volevo perdere tempo".
Dopo il gol ha cercato lo sguardo di Doni
"Sì, con Cristiano in allenamento si scherza, ci facciamo le smorfie. Perciò ho cercato subito la sua faccia, ci siamo capiti al volo. Qui c'è un gruppo fantastico, abbiamo vissuto una situazione brutta, ma stando tutti uniti possiamo uscirne"
Chevanton riparte da questo gol?
"Sono venuto qui con la stessa illusione di nove anni fa, quando sono arrivato in Italia. Ho tantissima voglia di fare bene, di dare tanto all'Atalanta, di ripagare l'affetto della gente di Bergamo"
Lei è diventato subito un idolo dei tifosi.
«Questo è il mio carattere, ci tengo tanto a fare bene e se sento l'affetto della gente cerco di dare sempre il 110 per cento. Hanno capito come sono fatto. Spero di fare tanti altri gol, ma di sicuro quando mi vedrete in campo non potrete mai dire che non lotterò. I tifosi l'hanno capito ed è dal primo giorno in cui sono arrivato a Bergamo mi sono accorto di quanto mi vogliono bene"
Certo che il destino è strano. La scorsa estate non è stato vicinissimo al Bologna?
"Ero quasi un giocatore del Bologna, poi il il presidente del Siviglia ha bloccato tutto e ha detto che dovevo restare".